• Durante la giornata mondiale per i Diritti Umani di giovedì 10 dicembre si terrà, alle 19.00, una lettura aperta della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani in Piazza Callao a Madrid.
  • Si chiederà che siano concretizzati e messi in pratica attraverso, per esempio, un reddito base che assicuri a tutti la sussistenza o abolendo la cosiddetta “legge bavaglio” che limita la libertà di stampa e d’espressione.

Nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da parte delle Nazioni Unite, diverse associazioni che portano avanti la campagna VENGO IN PACE hanno organizzato una lettura pubblica con lo scopo di ricordare e far conoscere il contenuto di una dichiarazione che in molti casi ha il valore di carta straccia pur avendovi aderito la maggior parte dei paesi, Spagna inclusa.

Ci sarà un microfono acceso e chiunque vorrà potrà leggere un articolo e dichiararne, nel caso, il mancato adempimento.

“Non si tratta del testo ideale – spiegano da Umanisti per un Reddito Base, una delle associazioni partecipanti -; non rappresenta il mondo cui aspiriamo, ma è comunque un accordo firmato dallo stato spagnolo e come tale va rispettato, non deve rimanere un documento senza importanza e non si deve continuare a giustificarne la mancata messa in pratica”.

“Oggi il nostro governo e la maggior parte dei partiti politici e delle organizzazioni sociali mantiene un atteggiamento confuso e moderato sulla possibilità di prendere parte ad attacchi militari, non si prendono le misure necessarie per eliminare la povertà dal nostro paese, specialmente quella infantile, che va a toccare il 30% dei bambini o, ancora, è in vigore una legge che limita i diritti di espressione e riunione… Noi di VENGO IN PACE esigiamo che il governo spagnolo si occupi con la stessa rapidità con cui ha modificato la Costituzione per poter dare priorità alla restituzione del debito estero (privato ed illegittimo nella maggioranza dei casi) al benessere basilare di tutta la popolazione, ad assicurare che il nostro paese – che ci piace definire sviluppato – diventi un luogo dove il cibo, l’alloggio, l’educazione, la salute, la libertà, in definitiva, la dignità di ogni essere umano siano il suo principale obiettivo.

Verrà anche proposto ai partiti che stanno gettando le basi per un processo costituente, di farlo tenendo in mente la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e aggiungendo un articolo che dichiari l’abbandono della guerra come risoluzione ai conflitti da parte del nostro paese.

Questa dichiarazione è datata 1948 e, ora più che mai, è necessario ricordare come lo spirito che l’ha generata non è altro che quello che ha voluto la promozione e la protezione dei Diritti Umani per impedire il riproporsi degli orrori scaturiti con la Seconda Guerra Mondiale.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva in quel momento evidenziato come il rispetto dei diritti umani e la dignità delle persone “siano le fondamenta per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo”.

“Oggi è fondamentale dedicarsi alla messa in pratica di questi diritti che non devono rimanere una semplice carta da regalo con cui i politici avvolgono i loro discorsi elettorali” concludono invitando a partecipare all’iniziativa di giovedì in Piazza Callao.

Traduzione dallo spagnolo di Serena Maestroni