Si è tenuta a Napoli lo scorso 16 novembre la conferenza dedicata a “I Luoghi della Memoria e la Costruzione della Pace”, in occasione della Giornata UNESCO della Tolleranza, organizzata dall’Osservatorio Permanente del Centro Storico di Napoli – sito UNESCO, in collaborazione con l’Opera Pia “Purgatorio ad Arco” ONLUS, la Casa Editrice “Ad Est dell’Equatore” e un nutrito partenariato di organizzazioni, sociali e culturali. Tra queste si segnala in particolare la presentazione ufficiale, nell’ambito della conferenza, della neo-costituita associazione “Culture e Memorie – Lidia Menapace”, una associazione culturale di ispirazione antifascista e antirazzista, dedita al recupero delle memorie e alla valorizzazione delle risorse culturali in chiave progressiva.

L’iniziativa è stata aperta da Elena Coccia, vicesindaco della Città Metropolitana e Presidente dell’Osservatorio Permanente del Centro Storico di Napoli – sito UNESCO, che ha richiamato l’attenzione sul carattere più autentico della tolleranza, che non vuol dire “sopportazione”, ma dalla sua etimologia latina “togliere”, sollevare o portare con sé un “di più”, liberandosi dalla presunta superiorità, dalla sufficienza e dalla paura. La Giornata della Tolleranza mai come quest’anno cade infatti in un momento particolare e delicato della nostra storia, oggi che i governi occidentali hanno di fatto dichiarato “Guerra all’Islam”. Mai come in questo momento, pertanto, la tolleranza deve essere letta come necessità della convivenza, dell’accoglienza e della coesistenza, tenendo a mente il monito di Bertolt Brecht, perché c’è solo un modo per fare cessare la violenza: “Smettere di usarla”.

È questo lo spirito stesso della Dichiarazione UNESCO sui Principi della Tolleranza, giunta quest’anno al ventennale della sua promulgazione a Parigi (16 novembre 1995). Come è stato ricordato in apertura dei lavori, “la tolleranza in quanto rispetto, accettazione e riconoscimento della ricchezza nella diversità delle culture del mondo e dei modi di essere delle persone», è illuminata dalla conoscenza, dall’apertura, dalla comunicazione e in particolare dalla libertà di pensiero, di espressione e di coscienza» (art. 1.1). Di conseguenza, tolleranza non significa concessione, condiscendenza o indulgenza, ma un comportamento attivo, acceso dal riconoscimento dei diritti umani universali e delle libertà fondamentali di tutti e di tutte (art. 1.2)”.

Nel contesto affascinante della splendida Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, gremita in ogni ordine di posto, nel cuore del centro storico di Napoli, patrimonio UNESCO dell’Umanità, il centro storico più grande d’Europa, stratificatosi attraverso 27 secoli di storia, la conferenza si è sviluppata attraverso i contributi dei prestigiosi relatori invitati. Citiamo Arnaldo Maurino, presidente della Commissione Scuola della Città di Napoli, Pino de Stasio, consigliere del Municipio del Centro Storico, Edmond Cali, lettore di lingua e letteratura albanese, Persida Lazarević, ricercatrice di lingua e letteratura serba e croata, Andrea de Carlo, docente di lingua e letteratura polacca, Rosanna Morabito, titolare di cattedra di lingua e letteratura serba e croata all’Università Orientale di Napoli, Pasquale Voza, professore emerito di letteratura italiana all’Università di Bari e presidente del Centro Interuniversitario di Ricerca per gli studi gramsciani, Imma Barbarossa, già deputata e Maria Teresa Iervolino.

La conferenza è stata conclusa da Lidia Menapace, già senatrice e staffetta partigiana, che ha incorniciato con il suo contributo le relazioni sviluppate sui temi della convivenza, del ruolo delle memorie nella vita pubblica e della “pace positiva”.

L’evento è stato quindi l’occasione non solo per una riflessione ricca e plurale su temi sempre più scottanti e urgenti, a maggior ragione dopo la tragedia parigina del 13 novembre, più volte ricordata negli interventi dei relatori e nelle riflessioni dei partecipanti, della convivenza e del dialogo, ma anche per la presentazione della ricerca-azione, basata su questi temi e sui luoghi della memoria e i giacimenti culturali per la “pace positiva”, dal titolo “La Pagina in Comune”. Anche questa ricerca-azione contribuisce a stendere ponti di dialogo e di pace attraverso il Mediterraneo.

Non dimentichiamo che, approvando la Giornata della Tolleranza, dell’Accoglienza e della Convivenza (2012), la Città di Napoli, per iniziativa del vicesindaco metropolitano, Elena Coccia, ha inteso coniugare i valori della tolleranza con i principi della salvaguardia della pace e della cultura dei diritti, dei luoghi della memoria e del patrimonio culturale, al fine di promuovere dialogo e convivenza tra popoli e culture. Si tratta di una sperimentazione che ha visto la Città di Napoli protagonista, avendo tra le altre cose approvato, prima amministrazione locale in Italia, il primo progetto di una città per i Corpi Civili di Pace in zona di conflitto, i “Corpi Civili di Pace in Kosovo”, sin dal 2011.

Alcuni link utili:

La Dichiarazione UNESCO sui Principi della Tolleranza:

http://www.un.org/en/events/toleranceday/pdf/tolerance.pdf

La Pagina dell’Osservatorio del Centro Storico UNESCO:

http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24260

La Pagina UNESCO del Centro Storico e Monumentale:

http://whc.unesco.org/en/list/726

Il Servizio WEB-TV per la “Giornata della Tolleranza”:

https://www.youtube.com/watch?v=C3QhKR3nZGs

La Presentazione della Ricerca “La Pagina in Comune”:

https://www.facebook.com/lapaginaincomune