presso CASA UMANISTA di TORINO – Via Lorenzo Martini 4b (zona palazzo Nuovo)

L’UNESCO ha dichiarato nel 2003, la festa indigena del Giorno dei Morti “Capolavoro del patrimonio culturale dell’umanità” .
Questa festività è uno degli esempi più importanti del patrimonio vivente del Messico e del mondo, così come una delle espressioni più antiche e di maggior ricchezza dei gruppi indigeni che vivono attualmente in Messico.

DOMENICA 1° NOVEMBRE
ore 16:00: Cerimonia di apertura dell’altare dei Morti.
Canti e poesie della tradizione messicana con Sahumador y Copal

ore 18:00: Una tradizione viva:
“Origine e attuale celebrazione della Giornata dei Morti in Messico”

dalle 19:30: Degustazione gastronomica messicana*
e poi… continuiamo a conoscere la cultura messicana con danze tradizionali

*Per la degustazione è necessaria la prenotazione entro il 31 ottobre a: cdctorino@gmail.com333.9741148

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Durante queste serate ci interessa riscattare le idee, le credenze e gli “atteggiamenti umanisti” di ogni cultura, e stabilire legami tra civiltà per mezzo dei loro “periodi evolutivi”, con l’intenzione non solo di conoscere le differenti culture, le loro inquietudini e aspirazioni, ma anche creare un dialogo autentico orientato alla ricerca di punti in comune.

Ci interessa far risaltare gli elementi positivi di ogni cultura, cioè far conoscere periodi storici, avvenimenti, personaggi (artisti, politici, religiosi, etc.) e tutto quello che ha aiutato quel popolo, e magari anche altri, a fare passi avanti verso la conoscenza, la libertà, la solidarietà, la non discriminazione, l’universalità dell’essere umano, queste per noi sono cose positive e le sintetizziamo con la definizione di “momenti umanisti”.

In sintesi vogliamo mettere in risalto le idee, le credenze e i periodi precisi di ciascuna cultura in cui si dava valore:
– alla non discriminazione
– all’universalità
– alla tolleranza e alla convergenza tra “diversità”

Le persone che legittimamente amano il proprio popolo e la propria cultura devono poter comprendere che in se stessa e nelle proprie radici è esistito o esiste un “momento umanista” che la rende universale per definizione e simile alla cultura che ha di fronte.

Quando ci riferiamo all’atteggiamento umanista, ci riferiamo ai seguenti sei punti:
-L’ubicazione dell’essere umano come valore e preoccupazione centrale
-L’affermazione dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani
-Il riconoscimento della diversità personale e culturale
-La tendenza allo sviluppo della conoscenza al di sopra di ciò che è accettato o imposto come verità assoluta
-L’affermazione della libertà d’idee e credenze
-Il ripudio della violenza.

L’obbiettivo è quello di contrastare l’immagine negativa che viene diffusa, molte volte ingiustamente, di molti popoli stranieri, facendo capire invece che ogni popolo ha contribuito in qualche modo a far avanzare l’essere umano.