Riflettori su coloro che contribuiscono a rafforzare l’azione nonviolenta nei giovani. Consegnati stamane in Campidoglio a Roma i riconoscimenti della IV edizione del Premio Nazionale della Nonviolenza.

 Nella Giornata Internazionale della Nonviolenza celebrata nella Protomoteca del Campidoglio stamane sono stati premiati i vincitori delle tre sezioni del Premio Nazionale della Nonviolenza promosso dalle organizzazioni “Mondo senza Guerre e senza Violenza” e “Greenpeace”. Presenti alla Cerimonia la Presidente dell’Assemblea Capitolina Valeria Baglio, il Portavoce di “Mondo senza Guerre e senza Violenza” Cristiano Chiesa-Bini, il Responsabile Campagne di Greenpeace Italia Alessandro Giannì e l’Assessora alla Scuola del Municipio VIII di Roma Paola Angelucci.

 

“Siamo orgogliosi di aver portato in questa sala prestigiosa la nostra iniziativa – ha affermato Chiesa-Bini – sperando che sia solo l’inizio dell’impegno delle istituzioni romane alla promozione di questa Giornata, voluta dall’ONU per celebrare l’anniversario della nascita di Gandhi. Portare formazione – ha continuato – nelle scuole sull’azione nonviolenta, rafforzerà nei giovani la consapevolezza della necessità di trattare gli altri come vorremmo essere trattati. Del resto Gandhi affermava che la nonviolenza non è una giustificazione per il codardo ma la massima virtù del coraggioso”.

La parola Nonviolenza è la traduzione letterale del termine sanscrito ahimsa (a prefisso con funzione privativa, e -himsa che vuol dire appunto violenza, danno). L’ahimsa dunque è la volontà di non recare danno e ha un’accezione positiva, attiva, di proposito. L’azione nonviolenta è quindi un’azione che costruisce, è un modo di essere, uno stile di vita per nulla remissivo ma chiamato a essere, invece, attivo nella trasformazione del mondo fino al raggiungimento di una Nazione Umana Universale. Due caratteristiche dell’azione nonviolenta meritano di essere evidenziate: la creazione del “vuoto” mediante la noncooperazione e la noncollaborazione, anche nella sua evoluzione in disobbedienza civile, teorizzata da Henry David Thoreau, e il rifiuto della vendetta in favore della “riconciliazione”. Un’azione coraggiosa che non fa, quindi, ricorso a uno scontro, né cerca la sconfitta del nemico, ma un nuovo equilibrio in cui l’altro si sia persuaso dell’errore.

“Ospitiamo con piacere questa iniziativa nella Sala prestigiosa della Protomoteca in Campidoglio – ha dichiarato la presidente dell’Assemblea Capitolina, Valeria Baglio – per sensibilizzare la città su un tema importante nei rapporti interpersonali come per quelli istituzionali e internazionali. La nonviolenza è una scelta che tanto più come donna mi sento di affermare in tutto il suo valore simbolico e culturale. La nonviolenza ha radici profonde, che rimandano al dialogo, al confronto positivo e al rispetto anche nelle differenze, tutte scelte che rappresentano i mattoni fondamentali dello stare insieme di una comunità”.

“La Nonviolenza non è eliminare il conflitto, necessario al confronto in democrazia, ma il metodo per risolverlo” – ha dichiarato Alessandro Giannì, direttore della campagne di Greenpeace Italia.

Dopo una breve lettura con musica di Accentrica, compagnia di storytelling nonviolento, sono stati consegnati i riconoscimenti del Premio Nazionale della Nonviolenza (www.premiodellanonviolenza.it):

– premio speciale per i suoi reportage sulle attività dell’AssoPacePalestina realizzati da Livia Parisi, giornalista e videomaker che collabora con l’agenzia ANSA;

– premio Action Scuole all’Istituto Bodoni-Paravia di Torino per i suoi lavori nel progetto “Arte e NonViolenza”. Presenti la Preside e i ragazzi (foto in allegato) accompagnati dalla professoressa che ha seguito il loro percorso. Proiettato anche un cortometraggio presentato dalla scuola media E. Fermi di Macerata.

– premio Action, vinto dalla “Scuola dei Diritti Umani” di Como, che compie oggi 10 anni, presentata da Mauro Oricchio e l’ex-alunno Alessandro Delcaro. Sono stati presentati anche i progetti finalisti “Un’altra difesa è possibile” promossa tra gli altri dalla Rete Italiana per il disarmo e Pulsar (Project on Understanding and Linkages to Serbs and Albanians Reconcile), presentata da Gianmarco Pisa di Operatori di Pace – Campania onlus.

– premio Gandhi alla fotografa Erminia Scaglia del MIR di Palermo, che dedica il premio al cooperante palermitano Giancarlo Lo Porto, ucciso in un raid aereo da un drone USA al confine tra Pakistan e Afganistan, affinché sia fatta luce sulla sua vicenda. Proiettate anche le altre foto finaliste di Stefania Daneluzzo e della stessa Scaglia.

Ufficio stampa Mondo senza Guerre e Senza Violenza

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