Durante l’apertura ufficiale del Global Media Forum della Deutsche Welle il 22 giugno a Bonn, Germania, diversi oratori hanno parlato della “disinformazione” proveniente da paesi come la Russia e l’Iran attraverso canali televisivi finanziati con fondi pubblici come Russia Today e Press TV, entrambi partners di Pressenza.

Più ascoltavamo questi discorsi, più diventava difficile continuare a seguirli, giacché era chiara la loro completa ignoranza della cosiddetta “obiettività”.   Com’è possibile che giornalisti dotati di cultura, professionalità e una vasta esperienza si illudano di essere obiettivi?

Ascoltandoli parlare ci si rende conto che considerano “propaganda” i mass media di altri paesi finanziati con fondi pubblici, mentre i loro sono “veritieri” e “obiettivi”. Non si rendono conto di avere a loro volta un’opinione e una storia, di essere stati “formati” da un sistema costituito da un’educazione, una cultura, una serie di norme stabilite e codificate in leggi e forme di comportamento. Non riescono a capire di non aver scelto niente di tutto questo. Ciò che considerano una verità obiettiva è stata collocata là da un sistema che usa tutte le forme di violenza e si esprime anche attraverso il giornalismo.

Facciamo qualche esempio: la protesta sociale in Egitto durante la Primavera Araba è stata presentata come una lotta per la libertà dopo decenni di oppressione tirannica, mentre i manifestanti di Puerta del Sol a Madrid o Zuccotti Park a New York erano estremisti ingenui, ignoranti e violenti che tentavano di destabilizzare il mondo.

Quando i media si occupano di manifestazioni contro il capitalismo, la guerra, i cambiamenti climatici ecc, dedicano la maggior parte dello spazio ai delinquenti che distruggono le vetrine di un fast-food, praticamente ignorando la protesta creativa, nonviolenta e ironica di centinaia di migliaia di persone. Invece di concentrarsi sulle cause della protesta, i mass media raccontano quanti poliziotti sono stati necessari per arrestare i violenti.

La crisi economica in Grecia viene dipinta come il prodotto di un popolo pigro che può prendersela solo con se stesso, i leaders politici che cercano di opporsi all’austerity sono degli stupidi e l’unica scelta è continuare ad accettare i tagli ai servizi sociali di base e alle pensioni e sprofondare nella povertà assoluta. I media “obiettivi” non danno spazio alle alternative economiche a questo sistema ignobile, che lascia il 99% della popolazione in balia dell’1%.

Propaganda non è solo quello che viene mostrato nelle notizie, ma anche quello che non vi compare.

In Pressenza sappiamo che la pace e la nonviolenza non sono argomenti molto “sexy”. Sappiamo che non siamo ancora riusciti a spezzare la forza dei media ufficiali, ma almeno siamo consapevoli di AVERE un punto di vista e di non essere obiettivi. Lo accettiamo e lo pubblichiamo: ciò che consente all’umanità di svilupparsi è buono, ciò che glielo impedisce (la violenza) è cattivo.

Quello che pubblichiamo ha a che vedere con questo. Lo facciamo per voi lettori, perché riteniamo ci sia bisogno di un giornalismo che ponga l’essere umano come valore centrale. Potete chiamarla “propaganda”, se volete, ma per favore non pensate che ciò che pubblicano gli altri sia una verità obiettiva, perché una cosa simile non esiste.

Traduzione dall’inglese di Anna Polo