.Anna Marson ce l’ha fatta, il piano paesaggistico della Toscana è stato approvato ieri sera in consiglio regionale (si legga qui il suo intervento conclusivo).
Ilpiano, «ancora definibile tale» malgrado i cruenti e ripetuti attacchi da parte del partito del cemento e del marmo, è stato accompagnato nella sua formazione da una straordinaria mobilitazione culturale e sociale, dentro e fuori le sedi istituzionali. Si tratta di un atto di pianificazione che, finalmente, non contrappone ambiente a lavoro, ma interessi collettivi a interessi privati «finalizzati al profitto, mascherato da occupazione e sviluppo», come afferma l’assessore in una seduta di consiglio molto tesa.Il piano paesaggistico, redatto dalle università toscane, avrebbe potuto essere un strumento normativo all’avanguardia, sovraordinato agli altri strumenti della pianificazione regionale, ma il PD della “demolizione senza ricostruzione” ne ha voluto stemperare la cogenza a colpi di emendamenti e «imboscate», anche personalmente dirette all’assessore Marson. Grazie alla tenacia di Anna Marson e con l’intervento del Mibact – che copianifica con la Regione – il “maxiemendamento” ha riportato il piano a un livello accettabile di qualità, anche se meno incisivo soprattutto per quanto riguarda l’escavazione industriale del marmo delle Apuane. Resta invece ottimo il quadro conoscitivo dei paesaggi regionali, ricco e articolato, che potrà riversarsi nei piani strutturali assicurando in futuro un diffuso incremento qualitativo nella pianificazione comunale.
Penosa la reazione del partito della nazione, costretto a fare retromarcia: «L’unica cosa positiva – ha affermato in conclusione di seduta il consigliere Parrini (PD) – è che tra qualche settimana lei, come assessore, sarà solo un brutto ricordo». Un brutto ricordo resterà invece l’alleanza tra PD e opposizione (si fa per dire) di destra, che ha fatto leva sugli interessi economici di viticoltori, cavatori e cementieri per smantellare un piano di matrice ecologista che, se ben applicato, insieme alla legge regionale 65/2014 per il blocco del consumo di suolo (ora bloccata in Palazzo Chigi), potrebbe garantire riproduzione e cura dei paesaggi toscani.
Comunicato Stampa di perUnaltracittà – laboratorio politico
We use cookies on our website. If you remain on the site and continue surfing, you agree to the use of cookies. Further information can be found in our Declaration Of Data ProtectionAccept
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.