Nel massimo riserbo, una nuova tornata di colloqui bilaterali ad alto livello fra L’Avana e Washington si è aperta nelle ultime ore a Cuba, sullo sfondo delle tensioni diplomatiche in corso fra la Casa Bianca e il Venezuela.

Dopo i primi incontri di gennaio e febbraio nelle rispettive capitali, il capo della diplomazia nordamericana per l’America Latina, Roberta Jacobson, si è riunita a porte chiuse con la direttrice della sezione per gli Stati Uniti del ministero degli Esteri cubano, Josefina Vidal.

Né l’una né l’altra hanno parlato alla stampa. Solo, precedendo l’incontro, la portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, ha dichiarato che l’obiettivo è preparare il terreno alla riapertura delle ambasciate. Ciò dovrebbe accadere, negli auspici di Barack Obama, prima del Vertice delle Americhe previsto per il 10 e 11 aprile a Panamá, a cui Cuba è stata invitata per la prima volta.

Ma le sanzioni adottate da Washington contro otto alti funzionari del governo del Venezuela, paese che Obama ha definito “una minaccia straordinaria e inusuale per la sicurezza nazionale”, potrebbero rovinare i piani: Cuba è immediatamente corsa in sostegno al suo stretto alleato politico ed economico – che le fornisce il 60% di petrolio – accusando Washington di ingerenze negli affari interni di Caracas.