È legge in Algeria la norma che prevede il carcere per chi si rende colpevole di violenza sulle donne. Con un voto storico il parlamento algerino ha approvato nei giorni scorsi la disposizione che prevede fino a 20 anni di reclusione per il ferimento della consorte, e consente al giudice di condannare l’imputato all’ergastolo in caso di decesso.

Immediata la levata di scudi dei movimenti islamisti: il parlamentare Abdelallah Djaballah, del partito el Adala, ha accusato la nuova legge “di vendicarsi dei mariti e degli uomini in generale” e previsto che provocherà “la rovina della famiglia”.

Dal canto suo, Amnesty International – pur plaudendo al passo in avanti – ha fatto appello a emendare la legge di una clausola che prevede la possibilità di perdono per il colpevole, definendola “un pericoloso precedente” che espone le vittime a “ulteriori rischi di violenza”.

Secondo alcune statistiche diffuse da media locali, tra 100 e 200 donne vengono uccise ogni anno in Algeria in episodi di violenza domestica.