Da una parte il dramma del popolo greco che trova in Syriza il suo paladino; dall’altra, la farsa tra quest’ultimo e i vertici UE, che passa dal serio al fuori controllo, per il diletto di osservatori e mezzi di informazione.

Sullo sfondo, il tema del debito, in realtà dei creditori, preoccupati dall’evoluzione della cosa.

Problema anche dei Greci, ma solo se le soluzioni dovessero – come per il passato – ricadere sulle spalle della popolazione; fenomeno non più scontato se qualcuno si assume il compito di fare cose ragionevoli.

Ma per capire la situazione, facciamo un’ipotesi: debito greco cancellato, problemi esauriti? Certamente no!

Infatti come farebbe la Grecia ad importare quello che le serve se non indebitandosi ovvero – questo è il punto – esportando altrettanto in valore?

E per fare ciò l’ostacolo è l’euro; con l’euro la Grecia è andata in crisi, con l’euro continuerà a non uscirne.

Quindi le soluzioni possibili sarebbero, dentro l’Europa, ma fuori dall’euro con un piano negoziato di gestione del debito; fuori dall’Europa con la Russia e/o la Cina.

A questo ci hanno portato gli scienziati di Bruxelles e dintorni.

La politica sta facendo di tutto, ma i popoli ce la faranno.

 

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