I palestinesi di tutto il mondo hanno commemorato oggi il sesto anniversario dell’inizio dell’offensiva israeliana lanciata sulla Striscia di Gaza tra il 2008 e il 2009. Conosciuto come Piombo Fuso, l’attacco israeliano ha causato più di 1.400 morti e si è protratto per 22 giorni.

Le commemorazioni di quest’anno si sono svolte all’ombra di un’altra offensiva israeliana perpetrata nella stagione estiva, il terzo assalto in sei anni, che ha lasciato circa 2.200 palestinesi morti e almeno 110.000 ancora senza tetto. Fino a quest’anno, l’offensiva del 2008-2009 era stata la più sanguinosa operazione militare israeliana contro i palestinesi dal 1967, con oltre l’80% di vittime civili.

Piombo Fuso iniziò il 27 dicembre 2008 intorno alle 11.30, quando aerei da guerra israeliani lanciarono più di 100 attacchi aerei su Gaza contemporaneamente. I raid aerei uccisero centinaia di agenti di polizia e civili, tra cui decine di cadetti che stavano partecipando ad una cerimonia e ferirono più di 2.000 abitanti di Gaza, soltanto il primo giorno. Il 3 Gennaio 2009, nel frattempo, iniziava l’offensiva via terra con soldati israeliani, artiglieria e carri armati e contemporaneamente l’assalto continuo via aerea e via mare.

Le forze israeliane utilizzarono un numero di armi internazionalmente vietate come il fosforo bianco, una sostanza chimica che entra nel corpo e brucia la pelle dall’interno. Più di 5.500 palestinesi sono stati feriti durante l’assalto, mentre circa 50.000 sono stati sfollati. Israele lanciò l’attacco a conclusione di un cessate il fuoco di sei mesi con Hamas che aveva nel frattempo ripetutamente violato, nonostante l’adesione di Hamas. Infatti, il 4 novembre, un mese e mezzo prima che iniziasse Piombo Fuso, Israele aveva lanciato un attacco non provocato su Gaza che uccise sei membri di Hamas portò ad una serie di lanci di razzi palestinesi in Israele. Alcuni hanno sottolineato che l’attacco è stato effettuato lo stesso giorno delle elezioni americane e sia stato completamente ignorato dai media internazionali. Piombo Fuso, nel frattempo, è stato lanciato nel periodo tra Natale e Capodanno.

La devastazione totale che ha portato Piombo Fuso era inimmaginabile in quel momento a Gaza, che pur avendo subito decenni di occupazione militare israeliana non era mai stata così brutalmente aggredita via aerea, via terra e via mare. L’orrore si è ripetuto poi in misura minore solo tre anni più tardi, quando Israele ha lanciato un assalto nel novembre 2012, che ha ucciso circa 160 palestinesi, la maggior parte dei quali erano civili. Meno di due anni dopo, Gaza sarebbe nuovamente caduta preda a un nuovo genocidio, nell’anno più sanguinoso per i palestinesi da quando è iniziata l’occupazione nel 1967.

Negli ultimi sei anni l’assedio israeliano su Gaza ha persistito e la maggioranza della popolazione della Striscia è stata ridotta alla povertà e alla dipendenza dagli aiuti internazionali, in quanto la stragrande maggioranza delle importazioni e delle esportazioni sono state bloccati da Israele. L’assedio ha anche impedito la ricostruzione perché il cemento e i materiali da costruzione sono tra le importazioni vietate da parte di Israele.

Fonte: Ma’an News