Il Direttore Generale della FAO saluta il raggiungimento dell’accordo sulla Dichiarazione e il Quadro Operativo che verranno adottati nella Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione

Photo: ©FAO/Christena Dowsett

 Segnando una tappa cruciale nella lotta contro la malnutrizione nel mondo, i Paesi hanno trovato oggi un accordo su politiche destinate a garantire a tutti l’accesso ad un’alimentazione più sana.

A seguito di intense negoziazioni, i rappresentanti dei paesi membri della FAO e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno raggiunto un accordo su una Dichiarazione politica e un Quadro Operativo volontario che comprende oltre 50 raccomandazioni.

“Concordare un Quadro Operativo manda un segnale forte al mondo: gli stati membri si impegnano seriamente sul problema della nutrizione,” ha detto il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva commentando l’accordo.

La Dichiarazione e il Quadro Operativo verranno adottati nel corso della Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2) che si terrà a Roma dal 19 al 21 Novembre. Questo vertice intergovernativo d’alto livello è organizzato congiuntamente da FAO e OMS.

“L’ICN2 può giocare un ruolo cruciale nel promuovere la sicurezza alimentare e la corretta alimentazione,” ha dichiarato il Direttore Generale della FAO.

Graziano da Silva ha citato i recenti dati FAO che indicano che circa 805 milioni di persone nel mondo soffrono la fame e che metà della popolazione mondiale è affetta da una qualche forma di malnutrizione.

Nel testo della Dichiarazione concordato, i paesi “riconoscono che la malnutrizione in tutte le sue forme, tra cui la sottonutrizione, la carenza di micronutrienti, il sovrappeso e l’obesità, non solo incide sulla salute e il benessere delle persone … ma costituisce anche un serio problema in termini di conseguenze sociali ed economiche per gli individui, le famiglie, le comunità e gli Stati.”

Gli stati si impegnano inoltre a sconfiggere la fame, prevenire ogni forma di malnutrizione nel mondo ed accrescere gli investimenti in azioni ed interventi effettivi per migliorare l’alimentazione delle persone.

Nella Dichiarazione si legge che “povertà, sottosviluppo e condizioni socio-economiche di basso livello sono tra le principali cause della malnutrizione sia nelle aree rurali che urbane.”

La responsabilità principale nel combattere la malnutrizione resta ai governi

Nel Quadro Operativo, gli stati membri riconoscono che “poiché i governi hanno la responsabilità primaria di prendere decisioni a livello nazionale, in dialogo con una vasta gamma di soggetti interessati, tra cui le comunità colpite, le raccomandazioni sono indirizzate principalmente ai capi di governo.”

Le Raccomandazioni comprendono lo sviluppo ed attuazione di piani e politiche nazionali volti a migliorare l’alimentazione, così come l’aumento degli investimenti in materia, tra cui l’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo (ODA – acronimo inglese).

Ciò comporta inoltre migliorare la produzione agricola sostenibile in modalitá da che garantiscano la sicurezza alimentare e l’accesso delle persone ad un’alimentazione sana.

Dalla prima conferenza internazionale sulla nutrizione nel 1992, sono stati fatti importanti passi avanti nella lotta contro la fame e la malnutrizione, ma tali progressi sono stati insufficienti e disuguali. La malnutrizione è responsabile di circa metà delle morti dei bambini sotto i cinque anni, causando oltre tre milioni di morti ogni anno.

Intanto, varie forme di malnutrizione spesso si sovrappongono e possono coesistere nello stesso paese ed anche nello stesso nucleo familiare. Circa 160 milioni di bambini sotto i cinque anni sono affetti da rachitismo o malnutrizione cronica, mentre oltre due miliardi di persone soffrono una qualche carenza di micronutrienti. Al tempo stesso, un altro mezzo miliardo di persone sono obese.

Alla Conferenza parteciperanno capi di stato e di governo e vari altri dignitari e leader. Papa Francesco ha già confermato la sua partecipazione.