Giovedì 23 ottobre ore 18, piazza Duomo: duecento persone, alcune vestite da sposi e altre a rappresentare i migranti in fuga da miseria e guerra, invadono la piazza principale della città per “tenere alta l’attenzione sulla questione dei profughi e delle morti del Meditarreneo”, come recita la mail di convocazione al flash mob. Un altro effetto del film “Io sto con la sposa”, di cui abbiamo già parlato con un’intervista a Gabriele Del Grande, uno dei registi.

Com’è nata l’idea del flash mob e com’è andata la pacifica invasione di ieri? Ce lo racconta Carlotta Passerini, volontaria dell’associazione SOS ERM, che accoglie e assiste i profughi siriani alla stazione (https://www.facebook.com/soserm).

 “L’idea è venuta a Daniela Pistillo e alla palestinese Sumaya Abdel Qader. Hanno creato un gruppo segreto in facebook e proposto un flash mob con un messaggio che fosse leggero ma anche forte, come lo stile del film. Sono arrivate duecento persone, uomini, donne e bambini. Alcuni impersonavano i profughi, reggevano cartelli di denuncia e un grande telo a rappresentare il mare e altri erano vestiti da sposi, con abiti bianchi, veli ecc. C’era anche il coro di una scuola elementare. Abbiamo formato un grande cerchio con i cartelli e cantato. C’è stato molto interesse tra la gente e perfino i tifosi presenti in piazza si sono calmati. Siamo davvero molto contenti del risultato.”