La lotta alla fame richiede impegno e azione da parte di tutti, ha detto il Direttore Generale della FAO

Photo: ©FAO/Alessandra Benedetti

Il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, riceve il premio della Fondazione A Life for Faith.

Il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha ricevuto oggi il premio della Fondazione A Life for Faith per l’eccezionale impegno e i risultati raggiunti nella lotta contro la fame.

Il premio A Life for Faith, quest’anno alla seconda edizione, è nato per ricordare la memoria del giornalista Giusepe De Carli, a lungo Direttore di Rai Vaticano. Il riconoscimento annuale viene assegnato a personalità che abbiano dedicato la loro vita e il loro lavoro alla ricerca del bene comune, del dialogo e della centralità della persona umana.

“Sono convinto che questo riconoscimento al Direttore Generale della FAO Graziano da Silva onori lo spirito e l’intelligenza di Giuseppe De Carli, il grande vaticanista che ha dedicato tutta la sua vita alle opere di carità,” ha dichiarato  Giuseppe Benelli, Presidente della Fondazione.

“Nel nostro mondo globalizzato, possiamo conquistare la sicurezza alimentare solo se anche gli altri hanno questa sicurezza”,  ha dichiarato Graziano da Silva nel ricevere il premio dall’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Roma Estella Marino.

“La fame o i problemi legati al cibo sono fra le principali cause di conflitto”, ha detto graziano da Silva. “E se una persona non è in grado di garantire la sicurezza alimentare a casa, è spesso costretta ad andare altrove”.

Lo scorso anno la Fondazione A Life for Faith ha premiato gli sforzi umanitari della comunità di Lampedusa e del Sindaco Giusi Nicolini. Come sostegno a questo impegno il Direttore Generale ha dichiarato di voler donare il premio di 20 mila Euro ricevuto oggi per sostenere la comunità di Lampedusa.

Graziano da Silva ha lavorato nel campo sicurezza alimentare, dell’agricoltura e dello sviluppo rurale per oltre trentacinque anni, in particolare come ideatore del programma Fame Zero che ha contribuito ad abbassare la percentuale di persone che vivono in condizione di povertà estrema in Brasile dall’11 al 3,5 percento in dieci anni, mentre il tasso di sottonutrizione è passata dal 15 a meno del 7 percento.

Alla guida della FAO dal 2012, da Silva ha avviato un ambizioso processo di riforme che concentra gli sforzi dell’Organizzazione sull’obiettivo di sradicare la fame e promuovere uno sviluppo sostenibile, impegnando su questo fronte sia i governi che gli attori non statali.

“Vorrei condividere questo premio con tutti quelli che, in Brasile, nella FAO e in tutto il mondo, partecipano all’impegno di lotta contro la fame”, ha detto Da Silva durante la cerimonia di premiazione.

Nel suo discorso Da Silva ha ricordato i due elementi fondamentali della lotta alla fame: chiara volontà politica e partecipazione sociale.

“La guerra contro la fame è la guerra che dobbiamo combattere. Insieme. Questo ha motivato il mio lavoro in Brasile. Questo mi ha portato alla FAO. E questo mi ha portato ad essere qui oggi”.

Graziano da Silva ha anche ricordato il recente incontro che ha visto insieme in preghiera Papa Francesco, il Presidente di Israele, Shimon Peres, e il Presidente dell’Autoritá Palestinese, Mahmoud Abbas.

“Come loro si sono uniti in preghiera per la pace, noi dobbiamo unirci nella lotta contro la fame. La libertà dalla fame è l’ulivo che dobbiamo piantare per arrivare al futuro sostenibile che tutti noi vogliamo”, ha concluso il Direttore Generale della FAO.