Circa 8000 donne, provenienti da paesi arabi e non solo, hanno partecipato a Beirut alla maratona per i diritti femminili intitolata: “Run forward, enough going backwards” (Vai avanti, basta tornare indietro). L’evento – organizzato dall’Associazione dei maratoneti del Libano – è stata sponsorizzata dalla First Lady Waaa Sleiman.

La gara podistica, svoltasi domenica – riferisce oggi il quotidiano Daily Star – era costituita da due maratone, una da 10 chilometri e una per portatrici di handicap, di 5 chilometri, alla quale hanno avuto acceso anche gli uomini che intendevano gareggiare in sostegno ai diritti delle donne.

È il secondo anno che la maratona si svolge nella capitale del paese dei Cedri, devolvendo il fatturato – derivante dell’iscrizione dei partecipanti e dalle donazioni volontarie – a associazioni benefiche che si occupano di donne in difficoltà.

All’inizio del 2013, decine di donne libanesi si riunirono a ballare davanti alla casa del presidente del parlamento, Nabih Berri, per sollecitare l’approvazione di una legge per proteggere le donne dalla violenza domestica. Una pressione pacifica che ottenne il risultato sperato anche se – a tutt’oggi – la normativa in vigore non tutela le donne dallo stupro in ambito coniugale e da altri abusi.