Al via il “festival formativo” di Ravenna su rifiuti, acqua, energia, bonifiche e sostenibilità.

Fare i conti con l’ambiente è un singolare festival ecologico nato a Ravenna sette anni fa per volontà di un gruppo di professionisti dell’ambiente, il network labelab, guidato da Giovanni Montresori e Mario Sunseri. Un Festival che, sin dalle origini, ha manifestato tutta la sua originalità, miscelando contenuti dall’alto valore tecnico-scientifico calati all’interno di un “palcoscenico” particolare come il centro storico della città, una delle più suggestive d’Europa.

Efficace e originale è anche lo sviluppo “dal basso” dell’iniziativa, con il coinvolgimento diretto e materiale di tutti gli attori (istituzioni, associazioni di categoria, imprese, ecc) attraverso la regia di labelab, con la collaborazione del Comune di Ravenna, di altri 40 enti patrocinatori e diverse aziende partner e sponsor, all’insegna di un evento poco incline al marketing e ai “proclami”.

L’evento, perfettamente a kilometri zero (si svolge interamente nel centro storico pedonale di Ravenna all’interno di 12 sale attrezzate, in Piazza del Popolo e nelle principali vie), si snoda in 3 giornate (quest’anno anticipate a maggio, 21/22/23) e si configura come un vero e proprio festival formativo con un’ampia rassegna di conferenze, seminari di formazione (denominati labmeeting) e workshop in grado di abbracciare tutti i segmenti di attualità tecnico-scientifica del settore rifiuti, acqua, energia, bonifiche e sostenibilità ambientale.

L’idea è proprio quella di “fare i conti con l’ambiente”, sia dal punto di vista tecnico-numerico sia nella presa di coscienza dei guasti provocati da uno sviluppo umano ed industriale incontrollato.

Tante le novità di questa edizione: l’approfondimento di tutte le tematiche connesse alla gestione evoluta dei rifiuti urbani (aspetti tecnici e normativi), della gestione delle risorse idriche e dell’ottimizzazione energetica; uno spazio di presentazione specifico per importanti progetti europei (SIFOR, Identis WEEE, Cop, ecc.); la presenza dell’Alta Scuola di Formazione sulla bonifica dei siti contaminati, corso residenziale rivolto a sviluppare concrete professionalità nel campo del recupero e riconversione delle aree dismesse e dei siti contaminati; un focus specifico sul tema “bonifica dell’amianto”, enorme questione irrisolta (ancora 32 milioni di tonnellate – un carico di circa 2 milioni di tir – da mettere in sicurezza a venti anni dal divieto di produrlo e installarlo) che sarà affrontato con approfondimenti specifici con i maggiori esperti del settore; la presentazione dei temi della qualità ambientale nell’edilizia con particolare riferimento ai problemi del controllo dello stato dei suoli e sottosuoli e alla radioattività dell’ambiente e dei materiali utilizzati; un momento di confronto internazionale sulle strategie e sistemi europei per la riqualifica delle aree dismesse per una Nuova Economia Territoriale.

 

Fare i conti con l’ambiente/Ravenna2014: come funziona e cosa vedere

L’evento è alquanto ricco, e conta più di 60 iniziative, distribuite in maniera coerente sul territorio e nei 3 giorni della manifestazione. In particolare, sono previste:

–          Conferenze: l’evento principale della tre giorni, con esperti nazionali e internazionali ad introdurre i temi principali;

–          LabMeeting: veri e propri momenti formativi e di approfondimento relativi a tematiche di interesse per operatori, professionisti, enti locali, svolti con l’ausilio di software dedicati e case-studies;

–          Workshop: momenti di dialogo tra esperti del settore;

–          Eventi culturali

Parliamo dalle conferenze: si parte il primo giorno, 21 maggio, con la “bonifica dei siti contaminati”. Parteciperanno Daniele Cazzuffi (CESI SpA, Milano e RemTech Expo, Ferrara), Laura D’Aprile (MATTM), Gernot Döberl (EA, Austria), Donatella Giacopetti (Unione Petrolifera), Frank Swartjes (RIVM, NL), Simonetta Tunesi (ATIA-ISWA). Giovedì 22 nel pomeriggio sarà la volta della conferenza internazionale sulla sostenibilità, con la partecipazione di Luigi Bruzzi (Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna), Marco Abbiati (Università of Bologna), Alessandra Bonoli (Università di Bologna) e interventi del comitato scientifico internazionale. La serata del giovedì assisteremo alla conferenza di Umberto Torelli, giornalista del Corriere della Sera, esperto di tecnologia e mondo globalizzato: L’hi-tech che cambia: «chi consuma e chi produce?» con uno sguardo sulle factory “hi tech” nel mondo.

Venerdì 23 maggio sarà giornata alquanto ricca, con la conferenza sul trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto con la partecipazione di illustri relatori del panorama giuridico – tecnico e scientifico italiano che affronteranno la problematica della dismissione delle 32 milioni di tonnellate di “eternit” ancora presenti sul nostro territorio.  Sempre venerdì, la mattina, Marco Fratoddi (direttore de La Nuova Ecologia) parlerà di comunicazione ambientale e delle difficoltà connesse alla comunicazione “green” in Italia. A seguire il tradizionale “labeCamp”, una sorta di non-conferenza “a microfoni aperti” che vedrà la partecipazione di blogger, giornalisti, esperti ed appassionati di ecologia, tutti accomunati dalla voglia di praticare “conversazioni sostenibili”. In chiusura, presso Ravenna Yacht Club, “Luci e ombre sulla gestione del ciclo di vita di uno scafo”.

 

Fare i conti con l’ambiente/Ravenna2014: gli eventi culturali

Fare i conti con l’ambiente è un vero proprio festival a più voci, in cui il visitatore ha davvero la possibilità di scegliere il tipo e la profondità della sua partecipazione. Accanto ai momenti più accademici e alle conferenze tecnico-scientifiche si snoda infatti un ricchissimo calendario di eventi culturali, che miscela teatro, cinematografia e arte.  Partiamo da Emergenze Creative, a cura di Silvia Cirelli, rassegna artistica che porta nel centro storico di Ravenna un intervento di arte pubblica realizzato appositamente per la manifestazione. In stretto dialogo con la realtà locale, Emergenze Creative si riconferma come opportunità di confronto fra arte e ambiente, con un progetto di richiamo collettivo che ancora una volta evidenzia quanto l’arte contemporanea possa fungere da importante strumento di comunicazione e di sensibilizzazione.

E poi la mostra opeRAEE, in collaborazione con il progetto RAEE in Carcere (un laboratorio creativo che ha lo scopo di promuovere l’inserimento sociale e lavorativo di detenuti o dimessi dal carcere): una selezione dei lavori artistici realizzati tramite il recupero di apparecchi elettrici ed elettronici (RAEE per l’appunto), a dimostrazione di come i rifiuti elettronici possano facilmente diventare arte. RAEE in Carcere nasce nel 2005 dalla collaborazione tra Regione Emilia Romagna, Amministrazione penitenziaria, Hera spa, insieme ai consorzi Ecolight, Ecodom, le cooperative sociali It2, Gulliver e Il Germoglio e le direzioni delle carceri di Bologna, Forlì e Ferrara.

E anche i “live painting” a tema ambientale del gruppo DissensoCreativo.

A Ravenna verrà anche presentato il libro “Conservare il Valore”, saggio di Simonetta Tunesi (Luiss Editrice): introducono David Newmann, Presidente ATIA-ISWA, Antonio Pergolizzi (Legambiente) e Mario Sunseri, ATIA-ISWA.

 

Ravenna e la comunicazione ambientale

La comunicazione è sempre stato un tema fondante e trasversale per gli eventi di Ravenna. Sin dalla prima edizione, grande importanza è stata data non solo alla diffusione dei risultati e delle presentazioni (attraverso l’utilizzo, tra i primi in Italia, di un blog tematico e dei social media) ma anche alla riflessione sulla comunicazione ambientale in sé. I contributi (negli anni) dei vari Patrizio Roversi, Carlo Brumat, Philippe Daverio, Mario Tozzi, hanno alimentato una discussione mai sopita sull’importanza della comunicazione e sulla difficoltà, talvolta, di fare una buona comunicazione “green” in Italia. Fare i conti con l’ambiente ha stimolato anche la nascita – tra gli altri – di FIMA, la Federazione Italiana dei Giornalisti Ambientali che nelle piazze ravennati ha trovato spunti per organizzarsi e crescere.

Uno dei momenti di comunicazione più interessanti e singolari è il labeCamp, non-conferenza prevista per il 23 maggio, che vedrà la partecipazione di blogger, giornalisti, esperti ed appassionati di ecologia, tutti accomunati dalla voglia di praticare “conversazioni sostenibili”. Il labeCamp sarà coordinato da Vittorio Pasteris, firma del giornalismo e dell’internet nostrano. Strumentalmente parliamo di “tema di partenza” e non di “tema dell’evento” in quanto lo svolgimento del Camp sarà dinamico e fluido ed i contenuti si succederanno uno dentro l’altro come frattali che crescono e muoiono dando vita a nuove discussioni. Una sorta di “stream of consciousness” alla maniera di Joyce, tenendo comunque ben presente il “cappello” originario e primario, “vivere sostenibile: i conti tornano?”. Novambiente, FIMA e La Nuova Ecologia patrocinano la non-conferenza e il giornale di Legambiente pubblicherà gli atti e i contenuti più interessanti che verranno prodotti nel corso della giornata.

Info: http://www.labelab.it/ravenna2014/

 Fonte: CS di LABELAB www.labelab.it/blog