Partito Umanista – equipe di Prato – 30 novembre 2013 –

Morti, morti cinesi, morti lavoratori a basso costo, morti esseri umani, morti come si muore in Bangladesh e in Pakistan nelle fabbriche che producono per  grandi marchi europei della moda, morti come si muore in Cina, nelle grandi fabbriche che producono per le multinazionali occidentali, morti come si muore in occidente nei cantieri, e nelle aziende, morti come gli operai della Tyssenkrup, come i morti del e per l’Ilva, morti come quei disperati che non riescono a trovare un posto di lavoro per “colpa della crisi” e la fanno finita.

Così muoiono anche a Prato, esseri da produzione non più esseri umani, esseri senza diritti, esseri che servono al “mercato globale” nel nome della crescita economica, muoiono come i morti degli effetti collaterali delle “guerre umanitarie”.

I Responsabili hanno nome e cognomi, sono tutti coloro che adorano “IL MERCATO”, sono coloro che “IL MERCATO REGOLERA’ TUTTO”, sono coloro che “IL MERCATO E’ LA SOLA MEDICINA”.
Sono gli stessi che invocano la chiusura delle frontiere, che urlano la parola “DEGRADO…” , facendo comunque il gioco del “MERCATO”, accusando sempre lo “straniero” del degrado delle città e dell’aumento della disoccupazione e della povertà. Sono gli stessi che fanno produrre ai cinesi a basso costo per fare guadagni maggiori alla faccia se queste persone non hanno nessun diritto e vivono ammassati come topi in capannoni che a volte non sono messi  a regola dagli stessi proprietari .

Alzeranno ancora la loro voce stridula, faranno qualche controllo, faranno qualche multa, non metteranno mai in discussione il modello di società basato sul massimo profitto del MERCATO a Prato come in altre parti del mondo. Non chiederanno che i lavoratori cinesi abbiano accesso ai diritti fondamentali per i lavoratori, non chiederanno che le delocalizzazioni delle aziende, vedi TNT Traco, non siano fatte lì dove i diritti e i salari sono più bassi. Si faranno portavoce del “MERCATO”, chiedendo più concorrenza, quindi meno diritti, meno sicurezza e meno salario.
Non abbiamo bisogno della loro ipocrisia.

Non c’è possibilità di uscire da questa situazione se non mettiamo  in discussione alle basi un sistema  basato sul denaro come massimo valore. Oramai il sistema è in crisi sta mangiando tutto e finirà per mangiare se stesso. Le tragedie aumenteranno proprio perché i valori su cui si basa la società sono false e anti-umane.

Proponiamo di discutere insieme di come possiamo mettere le nostre vite e un modello sociale in una direzione umana, proprio per superare questo momento di forte crisi in cui ci troviamo.
Proponiamo la legalizzazione di tutti gli immigrati cinesi e non, proponiamo l’uscita dalla clandestinità, proponiamo che siano creati commissioni italo-cinesi per far conoscere i diritti che i lavoratori avrebbero.
Proponiamo anche un modello diverso di produzione e di sistema economico, non basato sul massimo profitto per gli imprenditori, ma la massima compartecipazione dei lavoratori e degli imprenditori sulle decisioni e sui profitti di impresa.
Proponiamo che a Prato e non solo sia abolito il “LIBERO MERCATO LIBERISTA”.

[http://www.pu-prato.it/sito/il-libero-mercato-uccide-anche-a-prato/]