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Realtà organizzate e singoli cittadini sono invitati ad aderire ad un assemblea pubblica da tenersi a Roma giovedì, 5 settembre, ore 17.30 presso la sede di SCUP, Via Nola 5,  per discutere come contrastare l’annunciato bombardamento della Siria.

PER UN ASSEMBLEA CITTADINA
CONTRO L’INTERVENTO MILITARE IN SIRIA

Stati Uniti, in prima linea, Francia e Gran Bretagna hanno annunciato un loro imminente intervento militare contro la Siria che sarebbe effettuato con bombardamenti da mezzi militari navali ed aerei già presenti nella zona. L’ azione preventivata è gravissima e comporta inoltre moltissimi rischi di innescare conflitti armati ancora più catastrofici in Siria e in tutto il Medio Oriente.

L’ annunciato bombardamento in Siria delle tre potenze occidentali è stato giustificato con un presunto attacco con armi chimiche compiuto il 21 agosto dal governo siriano contro l’ opposizione armata, una azione che avrebbe colpito e ucciso anche centinaia di civili.

A giugno gli Stati Uniti avevano usato lo stesso argomento, prove di uso di armi chimiche da parte dell’ esercito siriano, per giustificare la loro fornitura di materiale bellico ai gruppi armati che combattono il governo di Assad.

Gli scopi di questa iniziativa militare sono stati indicati in modo poco comprensibile. Si è parlato soprattutto di una punizione contro il governo siriano per l’uso di gas letali, una “rappresaglia” (parola usata più volte) per impedire che si ripetano in futuro episodi analoghi.

LA RETE NO WAR INVITA REALTÀ ORGANIZZATE E SINGOLI CITTADINI AD UN’ASSEMBLEA PUBBLICA
PER DISCUTERE COME PORTARE AVANTI UN IMPEGNO COMUNE PER:

  •  impedire l ‘intervento militare annunciato, che potrebbe essere l’ inizio di una vera e propria guerra di questi paesi contro la Siria;
  • favorire una tregua immediata in tutto il paese e la cessazione della violenze;
  • favorire una soluzione negoziata e pacifica alla crisi siriana che ponga fine alla cruenta guerra in corso;
  •  alleviare le attuali pesantissime condizioni di vita dei siriani. chiedendo l’annullamento delle sanzioni dell’ Unione Europea, aiuti a quanto rimane in piedi dell’ economia siriana, e sostegno ai profughi di cui si deve favorire il rientro.

 

L’ IMPEGNO CONTRO LA GUERRA È ANCHE UN IMPEGNO CONTRO LA CRISI.

Chiedendo a tutti di impegnarsi contro la intervento militare in Siria, sottolineiamo come una nuova guerra aggraverebbe la già difficile situazione economica del nostro paese e come la crisi economica attuale sia dovuta anche alle numerose, catastrofiche e costosissime guerre degli ultimi venti anni e alla pretesa di risolvere sempre i problemi con la forza, spesso militare, invece che con cambiamenti economici, sociali, politici, culturali.


PER ORA, RACCOGLIAMO LE ADESIONI TRAMITE UNA EMAIL INDIRIZZATA A:  nowar@gmx.com

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