Migliaia di persone hanno accolto l’appello lanciato a luglio dal sindaco Giusi Nicolini.

Oltre 400 scatole contenenti migliaia di libri, provenienti da tutta Italia. Cittadini privati, associazioni, case editrici, comuni, province e altre istituzioni hanno accolto l’appello lanciato a fine luglio dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, per l’apertura di una biblioteca sull’isola delle Pelagie.
L’iniziativa è stata presentata ieri nella libreria Modusvivendi di Palermo che ha avviato una raccolta di fondi da trasformare in buoni libri per inviarli al Comune di Lampedusa in vista dell’apertura della biblioteca prevista per questo inverno. “Sono molto emozionata – ha spiegato Giusi Nicolini – non avrei mai pensato che il mio appello, poi rilanciato da Twitter e Facebook, ottenesse un’eco così grande. Sono davvero stordita da tanta partecipazione”.
Per la biblioteca di Lampedusa, mai esistita sull’Isola, si è mosso anche il Quirinale, che ha telefonato al primo cittadino. “Ho ricevuto pacchi da tutta Italia – spiega ancora Nicolini – ci sono sia libri nuovi che usati. È un segnale bellissimo. Perfino autori di libri mi hanno mandato le loro opere appena saputo del mio appello”. In particolare, il sindaco Nicolini chiede l’invio di libri per ragazzi. “Naturalmente accoglieremmo anche volentieri libri di narrativa, saggistica e di ogni altro genere. Mi piacerebbe aprire una sezione dedicata all’immigrazione, ma anche al mare Mediterraneo, visto che la nostra Isola è al centro del Mediterraneo”.

Tra le Case editrici l’Associazione Multimage e molti dei suoi soci ed amici hanno contribuito inviando libri da tutta Italia.