Durante il Consiglio Comunale del 6 maggio si è parlato della situazione economica ed organizzativa dei dipendenti comunali, anche in relazione allo sciopero previsto per il prossimo 13 maggio. Dopo un’ampia introduzione di Chiara Bisconti, Assessore al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo libero, sono intervenuti i rappresentanti sindacali e i vari gruppi politici. Ne parliamo con Anita Sonego,  Capogruppo di “Sinistra per Pisapia – Federazione della Sinistra” e  Presidente della Commissione Pari Opportunità.

Puoi sintetizzarci la tua posizione su questa delicata questione?

Una giunta che avrebbe  dovuto  rappresentare  una discontinuità rispetto a quelle precedenti doveva  avere  il  coraggio  di  percorrere  strade  nuove  soprattutto nel rapporto  con  i  lavoratori, per esempio  avviando un tavolo  di trattativa con i rappresentanti sindacali e annunciando finalità e obiettivi della nuova riorganizzazione. E questo anche se le disposizioni contenute nella  legge Brunetta non prevedono formalmente la consultazione preventiva delle organizzazioni sindacali.

Anche  se l’unilateralità delle scelte in ambito organizzativo da parte dell’Amministrazione è  formalmente  legittima, rimane comunque il fatto che tale riorganizzazione  ha portato a un incremento  di spese di almeno 300.000 euro per le cosiddette Posizioni Organizzative: si tratta di quadri pagati con il “Fondo di Produttività”, assegnato dallo Stato per premiare appunto la produttività dei lavoratori degli enti locali. Giustamente i lavoratori protestano perché questo denaro invece di essere suddiviso tra tutti va a premiare chi ottiene la Posizione Organizzativa.

A mio giudizio l’aumento delle “Posizioni Organizzative” non è una forma di  valorizzazione  delle  competenze  interne; inoltre il “Fondo Produttività” è bloccato da un decreto legge del 2010 e quindi qualsiasi somma prelevata per finanziare una voce (in questo  caso  le  Posizioni  Organizzative),  finisce  inevitabilmente  per ridurre la disponibilità di risorse per tutte le altre.

A tuo parere cosa dovrebbe fare l’amministrazione comunale per venire incontro alle richieste dei lavoratori?

Riaprire un tavolo di discussione con tutte le sigle sindacali, perché un corretto confronto porti ad una nuova organizzazione, condivisa con tutti i rappresentanti dei lavoratori.