Come tutti sappiamo queste violazioni non sono altro che la punta di un iceberg aberrante fatto di antiche forme di sopraffazione che ricordano molto da vicino i lager, le torture e tutte quelle forme di violenza che emergono ogni qualvolta degli esseri umani sono costretti in una condizione di assoluta sottomissione.

L’indignazione raggiunge poi livelli altissimi se solo si pensa che i migranti rinchiusi nei CIE sono privati della libertà e di ogni diritto fondamentale per un anno e mezzo senza aver commesso alcun reato, ma solo perché hanno cercato di varcare i nostri confini nazionali con modalità definite clandestine in base alla legge più razzista mai promulgata dalla Repubblica Italiana, la legge Bossi-Fini, preceduta, non dimentichiamolo, da un’altra legge firmata dall’attuale Presidente della Repubblica.
Siamo più che certi che in tutti i 15 CIE oggi attivi in Italia si stanno violando i più elementari diritti umani e per questo chiediamo con forza ciò che stiamo chiedendo sin dai tempi dei centri di permanenza temporanea che furono istituiti dalla legge Turco-Napolitano nel 1998: questi centri vanno chiusi, tutti e subito!