“I grandi cambiamenti nascono dal profondo dell’essere umano” non è solo uno slogan ma uno stile di vita
per gli organizzatori di questa edizione, che ancora una volta sono riusciti a regalare al pubblico due giorni
intensi e ricchi di cultura e solidarietà.

I numeri di quest’anno: 16 associazioni organizzatrici, 7 eventi musicali, 9 laboratori, 4 proiezioni, 2 cafè la
paz, un evento teatrale, 2 dj set, 5 workshop, 2 conferenze, 2 mostre e una cena sociale condivisa.

Per realizzare tutto questo, il Fjestival si è totalmente autofinanziato mostrando che oggi a Milano sono
ancora possibili eventi creativi all’insegna della libera espressione.

Nel corso delle giornate sono passate un migliaio di persone , sono stati coinvolti una trentina di artisti e
un centinaio di volontari che oltre al contenitore dell’evento hanno dato vita interamente anche ai suoi
contenuti.

“Quest’anno il Fjestival è stato particolarmente integrante per le associazioni coinvolte, tutte partecipi
nell’organizzazione . Questo si è sentito nella forza del messaggio trasmesso e nell’atmosfera leggera
ma allo stesso tempo foriera di spunti per i partecipanti”. Ci raccontano Andrea e Massimo, due degli
organizzatori. – Rispetto alle altre edizioni, questo Fjestival ci è sembrato particolarmente orientato verso
la riflessione sul cambiamento e le sue radici profonde, e ciò ha reso più facili e sciolte le relazioni con le
altre realtà associative. La convergenza delle diversità di cui parla il Manifjesto dell’evento, si è dimostrata
la base reale per i cambiamenti futuri”.

“Il café la paz è stata un’esperienza particolare, ho avuto l’occasione di parlare di temi importanti con gente
fino a quel momento sconosciuta ma con cui subito sono entrata in sintonia e questa non è un’esperienza
che ti capita quotidianamente. Un momento intimo e profondo allo stesso tempo” – commentano invece
Roberta e Francesca . “Via Padova, centro della milano multietica ha risposto all’appello del Fjestival con
entusiasmo. La cena sociale è stato l’esperimento di questa edizione, condividere il cibo ha creato relazioni
e coinvolto la gente del quartiere oltre le aspettative mostrando un reale bisogno di relazioni umane e
creando una connessione tra il Fjestival e la gente del quartiere che lo ha ospitato ed accolto”.

Tutte le foto dell’edizione 2012 sono pubblicate su [www.fjestival.org](http://www.fjestival.org)