“La cassaforte degli evasori” è il libro che racconta le avventure internazionali di Hervé Flaciani, un informatico professionista che ha favorito la diffusione di molte informazioni economiche segrete (Chiarelettere, Hervé Falciani e Angelo Mincuzzi, 2015, pagine 285, euro 13,90).

 

La storia di Falciani e dei vari intrecci tra alcuni servizi segreti mi ricorda a grandi linee quella di Julian Assange (il portavoce di www.wikileaks.org, http://www.agoravox.it/Assange-e-l-agonia-della.html) e in parte anche quella di Daniel Estulin (l’autore del best seller “Il club Bilderberg”). In questo caso la “liberalizzazione” dei dati finanziari sembra aver innescato anche la vicenda di Blatter e della corruzione all’interno della FIFA (www.fifa.com, la sede centrale è a Zurigo, in Svizzera). Infatti se l’assegnazione dei mondiali del 2022 al Qatar, venisse annullata, gli Stati Uniti risulterebbero la probabile nazione sostituta.

In ogni caso nella banca in cui lavorava il professionista italo-francese “esisteva una struttura per aiutare i clienti a evadere le tasse” e Falciani è riuscito a impadronirsi delle prove in modo legale per molti paesi (naturalmente i vari collaboratori sono impossibili da identificare nel loro ruolo preciso). Falciani afferma che il suo obiettivo “non era divulgare i nomi degli evasori fiscali quanto richiamare l’attenzione dei mezzi di comunicazione e della politica”.

Bisogna però precisare che i paradisi fiscali più grandi sono anglosassoni: Londra, Wall Street, Delaware, isole varie, ecc. L’istituto legale del Trust è un sistema molto antico e legale per nascondere il vero proprietario di una società o di una fondazione. I primi Trust ebbero origine durante le crociate per tutelare i beni familiari nel caso in cui l’importante membro di una famiglia nobile avesse perso la vita, ma da molti decenni il Trust è diventato il principale meccanismo legale che consente di occultare la proprietà dei beni e di evitare il pagamento delle tasse.

Quindi tutti questi strani accadimenti giudiziari e finanziari non scalfiranno il grande potere dei grandi miliardari anglosassoni e dei grandi banchieri. Anzi, i banchieri e i grandi miliardari americani si arricchiranno ancora di più, grazie alla strana ingenuità di molti burocrati, che agiscono a livello nazionale, se si considera il grande potere della colonizzazione finanziaria.

Inoltre “Si capisce perché gli uomini politici non fanno nulla per combattere l’evasione fiscale, lo strapotere delle banche e la corruzione. Proteggendo le banche proteggono se stessi”. In effetti i paradisi fiscali servono anche per occultare le tracce dei finanziamenti che arrivano ai partiti o che finiscono direttamente nelle mani dei politici.

D’altra parte bisogna ricordare che in Francia gli interessi sul debito pubblico arrivano a circa 40 miliardi di euro e i vari governi devono tassare i cittadini per pagare questi interessi, che escono in gran parte dall’economia francese. Ad esempio “In Francia oggi il 50 per cento del bilancio statale proviene dall’incasso dell’Iva” (p. 161). In Italia esiste più o meno lo stesso problema.

Comunque condivido pienamente questa considerazione di Falciani: “Credo che oggi sia più sensato aggregarsi sui progetti piuttosto che intorno a una figura carismatica. E agire come imprenditori dotati di principi etici e di umanità, senza sottostare agli ordini di un capo, una soluzione giustificata solo in tempi di guerra. In questo modo si lotta anche contro la disuguaglianza” (p. 157). Infatti Falciani vorrebbe creare una piattaforma informativa internazionale in un paradiso informazionale (simile a WikiLeaks). Ad esempio in Costa Rica o in Ecuador, dove quasi tutti i generi di informazione possono essere scambiate liberamente.

Infine ricordo che Falciani ha collaborato con il giornalista Angelo Mincuzzi e mi ha fatto nascere la sensazione di essere un indifeso cittadino appartenente ad una grande colonia finanziaria gestita dalla Società Anonima e Massonica Anglo-Sassone, che riunisce i principali soggetti finanziari degli Stati Uniti, del Regno Unito e degli Stati Tedeschi Uniti (l’ambigua Germania).

 

Hervé Falciani è un ingegnere informatico italo-francese. Nel 2001 ha iniziato a lavorare con la banca privata Hsbc di Ginevra. La sua collaborazione con le polizie di alcuni paesi iniziata nel 2009 ha consentito di recuperare molti milioni di euro evasi da molti cittadini francesi e spagnoli.

Angelo Mincuzzi è caporedattore e inviato del quotidiano “Il Sole 24 ore”. Con Giuseppe Oddo ha pubblicato il libro “Opus Dei. Il segreto dei soldi. Dentro i misteri dell’omicidio Roveraro” (2012).

Per approfondimenti video:

https://www.youtube.com/watch?v=DvHurvlLa9E (Servizio Pubblico, 9 minuti, 19 febbraio 2015), https://www.youtube.com/watch?v=DtnvdOmlZcU (in francese, Bourdin Direct, 18 minuti, 2015), https://www.youtube.com/watch?v=VsxxLq3uE3s (Passaparola, 10 minuti, 23 febbraio 2015), https://www.youtube.com/watch?v=KXnw2SoHRys (in inglese, 11 minuti, 60 Minutes, febbraio), https://www.youtube.com/watch?v=53_TkMSiGsY (in francese, 43 minuti di VoxPop, 8 aprile), https://www.youtube.com/watch?v=1woRt5oW-t0 (in spagnolo, 21 minuti, eldiario.es, 2013).

 

Nota personale – Se consideriamo la democrazia come il sistema in cui la grande maggioranza dei cittadini non organizzati decide di farsi governare da una piccola minoranza di stronzi organizzati, possiamo considerare la finanza d’azzardo come il sistema grazie al quale la maggioranza degli stupidi vuole provare a vincere nel gioco delle tre carte virtuale e automatizzato.

Nota finale – Anche se “L’Italia ha avuto più informazioni degli altri paesi ma da Roma è arrivato uno stop: le leggi italiane, a differenza di quelle spagnole, non consentivano l’uso giudiziario di informazioni ottenute attraverso canali non ufficiali”.

Appendice – Per comprendere meglio il passato finanziario italiano e in parte anche alcuni degli ultimi accadimenti: http://www.linkiesta.it/calvi-banda-magliana.