Redazione Italia
Ciechi, sordi e guerrafondai ecco il volto del Tav
Mentre si moltiplicano le prese di posizione sul grave stato di violenza ed illegalità che si sta creando intorno allo pseudo-cantiere dell’alta velocita in Val di susa, riportiamo integralmente uno dei commenti presenti sul sito www.notav.info dove è possibile leggere le notizie del Movimento NOTAV, le sue posizioni e spiegazioni su questo progetto.
Giù le mani dall’acqua
Il Governo Monti sta seriamente minacciando di non rispettare la volontà degli italiani che con chiarezza hanno detto, pochi mesi fa, di non volere la privatizzazione dell’acqua.
Il Forum Italiano del Movimenti per l’acqua ha lanciato una raccolta di firme dal titolo “il mio voto va rispettato”.
Riportiamo il testo dell’appello già firmato in pochi giorni da 25.000 persone.
Il lato oscuro della guerra in Libia
Pubblichiamo la risposta di Alessandro Marescotti, Presidente di PeaceLink, a Corradino Mineo, la cui intervista abbiamo pubblicato in questi giorni sia su Pressenza che su PeaceLink; intendendo con questo documentare un dibattito sulle “guerre umanitarie” che, purtroppo, sfugge al grande pubblico. Permetendo così di lasciare in secondo piano le questioni importanti.
E’ partita la cinquantesima marcia per la pace
la Marcia ha preso il via poco dopo le 9,30 dall’Arco di San Girolamo a Perugia, con destinazione la Rocca di Assisi. Un popolo variegato chiede la fine della partecipazione dell’Italia alle guerre in corso, specialmente Libia e Afghanistan, la cancellazione della proposta di acquisto degli F35 e la destinazione dei soldi a opere di pace, di educazione, di sviluppo umano.
Appello per la pace e la fratellanza dei popoli
Pubblichiamo integralmente l’appello lanciato dalla Rocca di Assisi dagli organizzatori della cinquentesima marcia Perugia-Assisi alla conclusione della manifestazione che ha visto decine di migliaia di persone percorrere festosamente, con musica, improvvisazioni teatrali, bandiere e striscioni i 24 chilometri che separano le due città
Cambiare il mondo è possibile
E’ questo il sentimento che sabato ha accompagnato la marcia dei circa mille “indignati” italiani per le affollate vie del centro di Roma, confluendo intorno alle 17 a piazza s. Giovanni. Qui la giornata è proseguita con un bell’esperimento di democrazia diretta: un’assemblea popolare aperta a tutti, organizzata secondo le modalità pratiche seguite dagli indignados spagnoli.










