foto comitato No MUOS

La protesta No Muos è arrivata negli Stati Uniti d’America. Dove incontra la solidarietà di venti intellettuali, con in testa il sociologo Noam Chomsky,  che hanno chiesto al governo di  Barak Obama di fermare immediatamente l’installazione della stazione Muos a Niscemi: «Il progetto Muos e la militarizzazione della Sicilia – affermano – non sono nell’interesse dei cittadini e delle cittadine americani. Condanniamo fermamente le violenze contro i manifestanti e chiediamo che il loro diritto di parola e di protesta venga rispettato. Esprimiamo la nostra piena solidarietà con la società civile siciliana in protesta contro il Muos».

La lettera è stata firmata da: Linda Alcoff (Cuny) Stanley Aronowitz (Cuny,) Richard Bernstein (New School for Social Research), Jay Bernstein (New School for Social Reasearch), Johanna Brenner (Portland State University), Robert Brenner (Ucla), Noam Chomsky (MIT), Mike Davis (UC Riverside), Kevin Floyd (Kent University), Nancy Fraser (New School for Social Research), David Graeber (London School of Economics), Michael Hardt (Duke University), Chris Hedges (The Nation Institute), Nancy Holmstrom (Rutgers University), Paul Kottman (New School for Social Research), Charles Post (Cuny), Dick Walker (UC Berkeley) e Cornel West (Union Theological Seminary).

Una lettera che arriva alla vigilia della manifestazione nazionale No Muos, in programma oggi a Niscemi, il comune della Provincia di Caltanissetta che ha la ‘fortuna’ di ospitare la base della Marina Usa, che alle 47 antenne già esistenti, adesso vuole aggiungere anche il nuovo sistema di parabole satellitari.

Domani ci sarà il Popolo No Muos, ma anche molte amministrazioni comunali: da Palermo a Ragusa, da Modica a Belpasso, da Piazza Armerina a Grammchle. Movimenti, Sindaci e Consigli comunali, uniti nella lotta. Ieri intanto alcuni attivisti sono saliti sulle antenne esistenti, tra questi Turi vaccaro, al quarto giorno di sciopero della fame per protesta.

Fonte Comitato NO-MUOS