Pressenza IPA
Indignati di tutto il mondo uniti!
Il prossimo 15 Ottobre, accogliendo l’appello del Movimento 15M degli indignati spagnoli, è prevista una mobilitazione globale. Dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa, popoli di tutto il mondo si stanno ribellando per rivendicare i propri diritti e chiedere una vera democrazia. E’ giunto il momento di unirci in una protesta non violenta su scala mondiale.
Dibattito fra giornalisti sulla violenza nei media
Nella settimana della nonviolenza a Mar del Plata si è svolto l’incontro “Violenza e media. Contributi per una comunicazione più coinvolgente”. Si è parlato dell’esperienza e del contributo di Pressenza alla costruzione di un’agenda basata sulla nonviolenza, in risposta alla costante visione violenta che viene invece proposta dai media in Argentina.
I Sindaci per la Pace raggiungono i 5000 membri in 151 Paesi e Regioni
I Sindaci per la Pace sono orgogliosi di annunciare che i loro membri hanno superato il numero di 5000, rendendo Sindaci per la Pace non solo l’associazione di governi locali in più rapida crescita nel mondo, ma anche di gran lunga la più grande associazione internazionale di governi locali ad affiliazione diretta.
Apartitici, non violenti e rivoluzionari.
Questi i 3 segni distintivi del Movimento degli Indignati che da circa
quattro mesi, propone la sua rivoluzione e il suo sistema organizzativo nelle piazze, per la strada, tra la gente.
Presenti in ormai molte città d’Italia (tra le più attive Roma, Bologna, Milano, Palermo, Foggia, Genova, Catania,
Perugia), gli Indignati si ispirano all’esperienza spagnola degli Indignados
Indignati Usa: Occupiamo Wall Street!
Gli Indignati si preparano a scendere in piazza anche oltreoceano. Dopo Grecia, Spagna, Islanda e Israele (in Italia debutteranno il 10 settembre a Roma), il 17 settembre sarà il turno degli Stati Uniti. Il luogo scelto per la prima protesta è più che simbolico: Wall Street, la strada in cui ha sede la borsa di New York.
Libia: ‘I Signori del Mercato’ si buttano a capofitto
Con l’impulso dato dal petrolio, dalle multinazionali
della ‘ricostruzione’ e delle armi, e assediati da una
profonda crisi finanziaria, i governi europei e statunitensi
hanno già lanciato una frenetica corsa per appropriarsi delle risorse
della Libia anche prima della definitiva caduta del dittatore
Muammar Gheddafi.
La nostra reazione alle dichiarazione del presidente della BCE
Dopo la conferenza stampa di oggi del Signor Trichet, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), e davanti all’attacco che subisce costantemente la cittadinanza da parte degli speculatori finanziari e davanti al silenzio sia del governo che della sua supposta opposizione, i partecipanti del gruppo di lavoro Economia di Sol vorremmo dire che:
Siccità e fame nel Corno d’Africa
La Somalia, colpita dalla guerra civile da decenni, sta subendo la peggiore siccità degli ultimi 60 anni. Aumentano i somali che emigrano in Kenia o Etiopia in fuga dalla fame, minacciati lungo il cammino dall’assalto dei ladri e delle bestie feroci. A centinaia coloro che muoiono durante il viaggio per giungere ai campi profughi.










