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Olivier Turquet

Si occupa di scrivere per raccontare la realtà da quando era adolescente. Ha collaborato con testate cartacee, radiofoniche ed elettroniche tra cui ama ricordare Frigidaire, Radio Montebeni, L'Umanista, Contrasti, PeaceLink, Barricate, Oask!, Radio Blue, Azione Nonviolenta, Mamma!. Ha fondato l'agenzia stampa elettronica umanista Buone Nuove e il giornale di quartiere Le Bagnese Times. E' stato addetto stampa di svariate manifestazioni come: l'Internazionale Umanista, Firenze Gioca, la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, il Congresso Europeo di Go. Attualmente coordina la redazione italiana di Pressenza. Ha pubblicato Interviste per cambiare il mondo e Comunicare la Nonviolenza con Nonviolenza Raccoglie ciò che scrive su: olivierturquet.wordpress.com

“Io guardo negli occhi le persone che incontro”

Intervista di Pressenza a Fabrizio Ferrandelli che ha appena vinto le primarie del centrosinistra per essere candidato a sindaco di Palermo. Ma anche un’intervista a un vecchio amico con cui abbiamo condiviso tante battaglie, discusso numerose volte delle sorti della politica da una prospettiva umanista.

Perché la TAV ci inquieta

Al di là della cronaca di questi giorni in Val di Susa, cronaca su cui il fracasso del sistema mediatico ha raggiunto il massimo del ridicolo e della falsificazione, ci sono elementi che ci inquietano perché rappresentano tendenze pericolose della situazione attuale e che ci portano molto lontano dai fatti commentati; elementi che forse sfuggono agli stessi No-TAV.

Perché non ha senso fare la Torino-Lyon

Ho parlato di TAV con Massimo Zucchetti, Professore ordinario del Politecnico di Torino, autore di numerosi libri e nel 2006 curatore per Odradek di “TAV: Travolti dall’alta voracità”; militante della causa NO-TAV e consulente gratuito della Comunità Montana Valle di Susa. Siamo partiti dai recenti eventi per cercare di avere una prospettiva più ampia sul tema.

Chi sono i colpevoli?

Nelle analisi dei fatti degli ultimi tempi accade molto spesso di vedere cercare i colpevoli negli atteggiamenti individuali delle persone; accade di vederlo in ambienti che sentiamo amici; ma sembra che ci si confonda al momento di capire la radice ultima delle cose. E ci imbattiamo così in esseri umani che degradano l’Essere Umano.

La dittatura del denaro

In Italia il governo Monti ha ultimato la prima fase di “salvataggio dell’Italia”; ma quale Italia si voleva salvare e in che modo? Mentre la stragrande maggioranza degli italiani guarda nelle proprie tasche trovandole più vuote di prima qualcuno sta facendo affari d’oro . Corrispondenza di Pressenza dall’Italia per informare un po’ meglio il resto del mondo.

Claudio Rocchi: sempre in alto

Una serata romana mi ha fatto incrociare con un mio mito degli anni ’70, Claudio Rocchi: cantante, autore, scrittore, giornalista, mistico, sperimentatore… mancano gli aggettivi, o non servono per questo genere di persone permanentemente in movimento.

La coscienza si ispira ad Attigliano

Si è concluso domenica 30 Ottobre il Primo Forum Nazionale “Esperienza Spirituale nell’Espressione Artistica”; si era aperto il sabato con una introduzione di Vito Correddu ed un’interessante conferenza di Roberta Consilivio su cosa si intenda per “Coscienza Ispirata” nella Psicologia Umanista Universalista.

Due anni fa la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Due anni fa partiva da Wellington la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, la prima e, finora, l’unica della storia. Chiedeva il ritiro delle truppe dai paesi occupati, il disarmo progressivo unilaterale, il disarmo atomico, la risoluzione dei conflitti attraverso mezzi pacifici. Chiedeva un cambiamento nella coscienza di ognuno di noi…

I movimenti non violenti: un’alternativa all’ingiustizia, alla violenza del potere e alla disinformazione delle masse.

Abbiamo intervistato Corradino Mineo, direttore di Rai News 24, sui temi della pace e della nonviolenza, ai margini della marcia per la Pace Perugia Assisi e dopo una polemica che ha coinvolto lui e Alessandro Marescotti, Presidente di PeaceLink, sull’informazione di guerra. Ci ha risposto subito, in modo franco e diretto. Vorremmo ringraziarlo publicamente.

Silo e i suoi amici

Il 16 settembre dell’anno scorso Silo lasciava questo spazio e questo tempo; venti anni fa, nel corso del 1991 aveva scritto e mandato quattro delle sue dieci “Lettere ai Miei Amici”, una delle sue opere più sociali: un’analisi del mondo di allora e della sua crisi e le proposte per un mondo migliore. Queste lettere hanno una certa attualità.

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