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Greenpeace Italia

Greenpeace recapita le bollette sporche dell’ENEL

Centomila “bollette sporche”, sporche di carbone, la fonte più dannosa per il clima e la salute dell’uomo, stanno arrivando nelle case degli italiani recapitate dagli attivisti di Greenpeace. Sono le “vere” bollette Enel realizzate dall’associazione ambientalista, che mostrano ai cittadini quanto realmente costa la produzione elettrica da carbone del principale gruppo italiano.

Greenpeace protesta per lo sfruttamento dell’Amazzonia

Attivisti di Greenpeace in azione da ventiquattro ore nel porto di Sao Luis stanno impedendo a un cargo di ghisa, destinato agli Stati Uniti, di lasciare il Rio delle Amazzoni. L’azione segue il lancio di nuove e sconcertanti prove che dimostrano come la merce trasportata sia legata a fenomeni quali il lavoro schiavile e la deforestazione.

Greenpeace al Salone del Libro

Greenpeace occupa gli stand di Giunti e Rizzoli al Salone del Libro di Torino. Dopo il lancio del rapporto “Favole ammazza foreste!”, che inchioda i due giganti dell’editoria italiana, ancora nessun impegno da parte dei diretti interessati. Per questo i protagonisti delle favole “ammazza foreste” sono andati ai loro stand per chiedere un incontro e trovare una soluzione.

Quanto è pulita la nuvola digitale?

L’esplosione del cloud computing fa crescere la domanda di elettricità da fonti energetiche sporche e pericolose quali carbone e nucleare. È quanto emerge dal rapporto di Greenpeace International “How Clean is Your Cloud?”, un’analisi delle scelte energetiche di 14 compagnie IT a confronto.

Greenpeace consegna un “avviso di garanzia” a Enel per la centrale di Brindisi

Questa mattina attivisti del Reparto Investigazioni Climatiche (R.I.C.) di Greenpeace sono entrati in azione davanti la sede dell’Enel a Roma per denunciare gli impatti ambientali, climatici e sanitari dell’energia prodotta dall’azienda utilizzando il carbone.

Toxic Costa: Greenpeace ha fatto l’inventario dei veleni

A poco più di un mese dal tragico incidente della Costa Concordia, Greenpeace pubblica “Toxic Costa”, un inventario ragionato delle sostanze e dei materiali pericolosi ancora presenti sulla nave [1]. Questo inventario parte dall’elenco fornito dall’armatore al Commissario delegato per l’emergenza naufragio della Costa Concordia, pubblicato lo scorso 27 gennaio.

15000 firme in un giorno sulle rotte a rischio

Nelle scorse ventiquattro ore oltre quindicimila cittadini hanno chiesto al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Corrado Passera di definire regole precise per la navigazione ed evitare un’altra tragedia come quella della Costa Concordia al Giglio.

Un altro disastro quanto ci costa?

Un gruppo di attivisti di Greenpeace in tute bianche sporche di petrolio protesta oggi a Roma di fronte alla sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cartelli che chiedono “Un altro disastro quanto ci costa?” e “Rotte a rischio: decreto subito!”.

Ministrero blocca trivelle nel canale di Sicilia: comitati e associazioni esultano

Dopo l’articolo apparso oggi sul quotidiano La Repubblica edizione Palermo, “Stop del Ministero alle trivelle nel canale di Sicilia” a firma Prestigiacomo-Tondo, le associazioni e i comitati [1] che insieme hanno svolto una battaglia per bloccare le trivellazioni al largo di Pantelleria, esprimono soddisfazione per la valutazione negativa espressa dalla VIA

Pesca sostenibile: un fallimento il Fondo Europeo

La Corte dei Conti dell’Unione Europea ha pubblicato oggi un rapporto che condanna il costoso fallimento delle iniziative che avrebbero dovuto eliminare la pesca eccessiva in Europa.
Il rapporto rileva che il multimilionario Fondo Europeo per la Pesca (FEP), creato per trovare un equilibrio tra attività di pesca e sostenibilità ambientale, in realtà sta facendo l’opposto.

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