Il governo del Distretto Metropolitano di Quito, capitale dell’Ecuador, in seduta plenaria del Consiglio Metropolitano e con la presenza del Sindaco Jorge Yunda, ha ricevuto i rappresentanti delle diverse organizzazioni umaniste che convergono nello Spazio Nonviolento e che stanno portando avanti, da 10 anni, l’Ottobre per la Pace e la Nonviolenza. Nelle due settimane precedenti, grazie al lavoro congiunto con il consigliere Juan Manuel Carrión, è stata elaborata una proposta di risoluzione affinché il Consiglio Metropolitano assuma l’Ottobre per la Pace e la Nonviolenza come priorità del governo municipale.

Nella sessione plenaria di ieri, Spazio Nonviolento ha avuto l’opportunità di presentare la proposta e condividere il lavoro che gli umanisti hanno fatto per la non violenza attiva, come anche di invitare tutti i membri dell’amministrazione comunale a raccogliere questa sfida e ad allearsi con queste azioni, come una necessità e una sfida. Inoltre, il DMQ è stato chiamato a lavorare per la nonviolenza attiva oltre il mese di ottobre, ed è stato proposto di ricevere il team internazionale della II Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza al suo passaggio a Quito, di intraprendere un processo chiamato Zone Libere dalla Violenza e di lavorare a una campagna a lungo termine per una “Quito nonviolenta”.

 Il consigliere Juan Manuel Carrión, che ha presentato la proposta al Consiglio metropolitano

All’unanimità, il Consiglio Metropolitano ha deciso che il Comune di Quito dovrebbe lavorare attivamente allo sviluppo e alla realizzazione dell’Ottobre per la Pace e la Nonviolenza di quest’anno per cominciare. Inoltre si impegna ad essere attivamente coinvolti per integrare tutte le lotte contro ogni tipo di violenza, con l’opera degli umanisti.

Il sindaco, Jorge Yunda, ha fatto un appello a trasformare gli spazi politici, digitali, lavorativi e personali in un esempio di non violenza. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di porre fine alla violenza contro il nostro ambiente e gli altri esseri viventi, perché in questo modo si garantisce un futuro migliore per i bambini e gli adolescenti che seguiranno l’esempio della non violenza. L’impegno concreto di diversi consiglieri è stato reso esplicito e le operazioni di coordinamento sono già iniziate.

Così, l’opera sostenuta degli umanisti di Quito e dell’ Ecuador per la pace e la nonviolenza ha acquisito un importante alleato in questo compito quotidiano.