Il 4 dicembre l’amministrazione  Obama ha annunciato che il Genio Militare non avrebbe permesso il passaggio dell’oleodotto Dakota Access sotto il Fiume Missouri River e il Lago Oahe, necessario a completarne la costruzione. Si tratta di una grande vittoria, ma la lotta non è finita!

I nostri sforzi solidali sono ora più necessari che mai. A partire dal 1° dicembre, lanciamo un Mese Globale di Azioni in appoggio ai protettori dell’acqua di Standing Rock.

Facciamo appello ai nostri alleati in tutto il mondo perché organizzino iniziative OGNI GIORNO di dicembre.

La base finanziaria dell’oleodotto Dakota Access è a rischio se il progetto non viene completato entro il 1° gennaio. Se questa scadenza salterà, una maggioranza di azionisti con contratti per trasportare il petrolio attraverso l’oleodotto potrà rinegoziarli o cancellarli.

Chiediamo alla gente di concentrare l’azione sulle banche che finanziano l’oleodotto Dakota Access  e sugli uffici degli sceriffi che hanno brutalizzato i pacifici protettori dell’acqua.

Lanciamo un appello perché si realizzino azioni dirette, manifestazioni e blocchi delle banche che stanno dietro all’oleodotto. Chiediamo anche di chiudere i propri conti personali e di fare pressione sugli elettori locali per abbandonare queste banche.

1.4 miliardi di dollari  di questo prestito sono ancora in sospeso, finché non ci sarà il permesso del Genio Militare. Questo significa che le seguenti banche coinvolte possono ancora tagliare la loro linea di credito: TD Securities, CitiBank, Chase, PNC, US Bank, Bank of America, SunTrust, Wells Fargo, Citizens Bank, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Community Trust, HSBC Bank, Deutsche Bank, Compass Bank, Credit Suisse, Sumitomo Mitsui Bank, Royal Bank of Canada, UBS, Comerica, BNP Paribas, Bank of Nova Scotia, Royal Bank of Scotland, Bank of Tokyo Mitsubishi UFJ, Mizuho Bank, ABN Amro Capital, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, ING Bank, Natixis, BayernLB, BBVA Securities, ICBC London, SMBC Nikko Securities, Societe Generale.

Qui una lista delle azioni organizzate negli Stati Uniti e nel mondo.

http://indigenousrising.org/