Anche a Firenze, con l’arresto di un esponente palestinese con l’accusa di finanziare attraverso la raccolta volontaria di fondi destinati alla Palestina la resistenza e Hamas, considerata forza terrorista, si hanno le prime reazioni e commenti a quello che sembra essere a tutti gli effetti un nuovo teorema giudiziario.
Suggerita da Israele nell’ambito della sua propaganda finalizzata a screditare le legittime rivendicazioni palestinesi e rendere accettabile la sua politica genocidaria all’opinione pubblica, la criminalizzazione di ogni forma di solidarietà verso il popolo palestinese è diventata la posizione attuale, abbracciata completamente dal governo italiano che ora spinge alla repressione.
Questo è quanto comunicato da Firenze per la Palestina:
SOLIDARIETÀ CON GLI ARRESTATI – CONTRO LA REPRESSIONE DELLE IDEE E DELLE LOTTE – CON LA RESISTENZA PALESTINESE
In un clima di crescente criminalizzazione della solidarietà, con un enorme spiegamento di forze, lo Stato italiano, su mandato della procura di Genova, seguendo le indicazioni date da Israele, ha eseguito 9 provvedimenti cautelari nei confronti di attivisti e rappresentanti della comunità palestinese in tutta Italia (Genova, Milano, Monza, Firenze, Roma, Bologna, Torino, Modena, Bergamo, Lodi). Le accuse vertono sul finanziamento della Resistenza palestinese: aver finanziato Hamas attraverso associazioni di beneficenza, per un totale di “7 milioni di euro, sequestrati oltre 200.000 euro”. Il ministro Piantedosi parla di aver “squarciato il velo” su attività di sostegno al terrorismo. La premier Meloni esprime “apprezzamento” per gli arresti. Israele definisce il passo “importante nella lotta contro Hamas”, con i ringraziamenti da parte del ministro israeliano della Diaspora, Amichai Chikli. NOI DICIAMO: QUESTA È UNA PERSECUZIONE POLITICA E UN APPOGGIO AL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE!
Il governo Meloni, che si è macchiato di complicità con il genocidio in corso vendendo armi a Israele, ora si fa carico di colpire chi in Italia sostiene la giusta causa palestinese. Tra gli arrestati figura MOHAMMAD HANNOUN, presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia, definito dalle autorità “vertice della cellula italiana di Hamas”. Uno degli arresti è avvenuto a Firenze, dove un attivista, descritto come “fiancheggiatore”, sarebbe stato coinvolto nella raccolta fondi: Raed Al Salahat, conosciuto da tutti per il suo lavoro nella solidarietà. Con queste accuse figurano ED HUSSNY MOUSA DAWOUD RA’, RAED AL SALAHAT, YASER ELASALY, JABER ALBUSTANJI RIYAD, DELRAHIM, ALI SAWI, ABU RAWWA, ABU DEIAH, ABDU.
Per noi sono attivisti per i diritti umani e solidali della Resistenza legittima di un popolo.
LA RESISTENZA È UN DIRITTO. Il popolo palestinese, sotto occupazione, assedio e un genocidio in corso a Gaza, ha il diritto internazionalmente riconosciuto a resistere. Sostenere la causa palestinese significa sostenere il suo ed il nostro diritto a lottare per la liberazione.
SOLIDARIETÀ NON È TERRORISMO. Le associazioni colpite raccoglievano fondi per aiuti umanitari. Hamas, come autorità di governo a Gaza, gestisce scuole, ospedali e servizi essenziali. Anche se una parte servisse alla resistenza armata, essa è legittima di fronte a un’occupazione militare, un diritto riconosciuto dal diritto internazionale. HAMAS È PARTE DEL POPOLO E DELLA RESISTENZA PALESTINESE; infatti ha vinto regolarmente le elezioni nel 2006 e a Gaza resiste per sostenere strutture vitali di una popolazione sotto assedio, per una popolazione stremata.
IL GOVERNO ITALIANO È COMPLICE. Mentre arresta i solidali, il governo Meloni continua a vendere armi a Israele e a sostenere politicamente l’aggressione, rendendosi complice del genocidio. Questa operazione è un regime di intimidazione per criminalizzare il movimento di solidarietà, colpire chi denuncia lo sterminio del popolo palestinese e fare un favore alla propaganda sionista.
LA MAGISTRATURA RICONOSCE I CRIMINI DI ISRAELE. Persino i PM di Genova hanno dovuto precisare che le indagini “non possono togliere rilievo ai crimini commessi ai danni della popolazione palestinese… nel corso delle operazioni militari intraprese dal Governo di Israele”. IL VERO CRIMINE E’ AIUTARE ISRAELE NELLO STERMINIO!
DIFENDIAMO I NOSTRI COMPAGNI. Gli arrestati sono persone che hanno speso la vita per la giusta causa palestinese. La difesa di Mohammad Hannoun sottolinea che l’inchiesta si basa su interpretazioni fornite da Israele. È un attacco politico che mira a isolare e reprimere la voce della Palestina in Italia.
A FIRENZE E IN TUTTA ITALIA, LA NOSTRA RISPOSTA DEVE ESSERE CHIARA:
SOLIDARIETÀ ATTIVA E MOBILITAZIONE!
PARTECIPIAMO a tutte le iniziative di protesta.
DIFFONDIAMO la verità su questa operazione repressiva. ESIGIAMO la liberazione immediata di tutti gli arrestati.
LA SOLIDARIETÀ NON SI ARRESTA!
COLPEVOLI SOLO DI ESSERE DALLA PARTE DEL POPOLO PALESTINESE!
HANNOUN, DAWOUD, AL SALAHAT, ELASALY, ALBUSTANJI, ALI SAWI, ABU RAWWA, ABU DEIAH, ABDU E TUTTI GLI ARRESTATI PER LA PALESTINA:
LIBERI SUBITO!
PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA, DAL FIUME AL MARE!
FIRENZE PER LA PALESTINA – LA RESISTENZA CONTINUA!










