Riceviamo dall’associazione Italia-Birmania.insieme e volentieri diffondiamo
L’ITALIA DEVE RIFIUTARE I RISULTATI DELLE ELEZIONI ILLEGALI ORGANIZZATE NEL TERRORE, NELLA PAURA E NELLA COERCIZIONE.
il 2025 in Birmania si chiude in modo tragico.
Nonostante la giunta militare controlli solo una parte minoritaria del paese, ha imposto elezioni farsa in tre turni per consolidare il suo regime militare, in abiti civili.
Il Segretario generale ONU Guterres ha dichiarato che le elezioni non saranno né trasparenti né credibili, e l’inviato ONU per i diritti umani Tom Andrews si è rifiutato di riconoscerle. Anche la UE ha dichiarato che “queste elezioni perseguono solo obiettivi di rafforzamento della legittimità della giunta” e si è rifiutata di inviare osservatori internazionali.
Al contrario i paesi autocratici guidati da Cina, Russia e Bielorussia sono a fianco della giunta in questo tentativo di ricostruzione di una
impossibile credibilità politica e di garantire la prosecuzione delle strategie di controllo del sudest asiatico da parte delle autocrazie dominanti.
Queste elezioni sono una farsa, imposta con la forza, e con i bombardamenti che continuano incessantemente, in buona parte del paese. 40 partiti sono stati proibiti. Oltre 30.000 sono i prigionieri politici. 85.000 le vittime di questa dittatura. Centinaia sono le persone arrestate per aver solo espresso una opinione negativa sulle elezioni.
La giunta stessa ha dichiarato che nelle prime due fasi, le elezioni non si potranno tenere in 161 circoscrizioni e 2.770 villaggi.
Solo 6 partiti legati alla giunta parteciperanno a livello nazionale. La lista dell’USPD, il partito dei militari è piena di ministri della giunta, ex generali e ufficiali militari, sanzionati dalla UE, che per l’occasione hanno smesso la divisa.
ITALIA-BIRMANIA.INSIEME chiede che l’Italia e la UE si impegnino ufficialmente a rispettare il volere del popolo birmano e chiede di:
• Non riconoscere i risultati elettorali, frutto avvelenato della strategia militare.
• Non legittimare il governo fantoccio e le istituzioni che usciranno dalle elezioni farsa.
• Introdurre a livello UE ulteriori sanzioni per bloccare la fornitura di attrezzature, mezzi militari, incluso il carburante per aerei, o il libero flusso di fondi alle autorità militari, sanzionando anche le istituzioni finanziarie statali del Myanmar, dando attuazione alla Risoluzione ILO
approvata da tutti i governi del giugno 2025.
Sostenere finanziariamente e politicamente le forze democratiche birmane.
• Sostenere i meccanismi di responsabilità per i crimini di guerra e contro l’umanità commessi nel paese dalla giunta.
• Garantire che un eventuale futuro negoziato preveda il ritiro dei militari dalla politica e dall’economia e un effettivo controllo civile sulle forze armate e che possa iniziare solo dopo il rilascio incondizionato del Presidente U Win Myint, di Aung San Suu Kyi, dei parlamentari, e di tutti gli oppositori incarcerati, e includa i rappresentanti del NUG, dell’ NUCC, delle Organizzazioni Etniche Armate, delle parti sociali e delle donne.










