Venerdì, 12 dicembre 2025, si è svolta a Cagliari, a patire dalle ore 18:30, la manifestazione denominata “La Maratona dei testimoni”.

Al presidio giornaliero per la Palestina in piazza Yenne, si sono radunati alcune persone del Movimento “Can’t stay silent”, atleti/e e altre si sono aggiunte per correre in città una mini maratona con la bandiera palestinese, una corsa rompere il silenzio su ciò che accade a Gaza e in Cisgiordania, tutti i giorni, nonostante la tregua di facciata: continuano le uccisioni, anche di bambini e bambine.

Atleti e atlete “Can’t Stay Silent”

 

Durante la corsa, che ha visto diverse tappe sempre a partire da piazza Yenne, sono stati letti i nomi bambini e delle bambine uccise nella Striscia di Gaza in questi due anni: un lunghissimo elenco, la cui lettura si protrarrà durante i prossimi presidi.

A piazza Yenne e nella prima parte del Corso Garibaldi sono presenti delle bancarelle natalizie, per lo più con prodotti d’artigianato, visitate da parecchie persone decise, nonostante le ristrettezze attuali, ad acquistare i regali per Natale.

Davanti alla Cattedrale di Cagliari

Al presidio, oltre la grande bandiera palestinese tenuta dai/dalle presidianti, alcuni cartelli e striscioni denunciano la tragica situazione che vive la popolazione palestinese, alla quale Israele non fa pervenire neppure tende adatte a contenere la pioggia e il freddo in questo inverno anticipato, con vere e proprie alluvioni, che stanno causando la morte per fame e per freddo di molte persone: BOICOTTA ISRAELE!  STOP  GENOCIDIO!

Persone di passaggio tra le bancarelle sostavano per ascoltare i nomi dei/delle bambini/e uccisi/e a Gaza sotto i bombardamenti, almeno ventimila; altre persone leggevano in silenzio i cartelloni appesi al collo delle persone presidianti.

Il presidio, organizzato dal Movimento “Can’t Stay Silent”, dal “Comitato sardo di solidarietà con la Palestina”  e dall’ “Associazione Amicizia Sardegna Palestina” continuerà nei giorni avvenire. Non smetteremo di rompere il silenzio sulla Palestina. Ci guida la forza della verità, la tenacia dell’amore per la giustizia, la speranza di una Palestina libera.