Nei regni della proprietà privata, si va a testa bassa contro la giustizia separata e dis-persa nelle domande senza risposte, e c’è una sovrana assoluta che sa usare il suo vittimismo odioso e sfuggente, e i nostri pensieri galleggiano nelle certezze avanzate su tutti i fronti… senza prove.
Nei regni della proprietà privata ri-emergono le repubbliche imperiali, dove il ricco-metro del più forte spezza il grido sociale dei popoli e tiene i salariati diurni e notturni colonizzati e rafforzati dal populismo che non vede e non sente.
Nei regni della proprietà privata l’Europa paga un prezzo elevato e mostruoso per essere amata e asservita, per essere consumata e gettata nel bel mezzo di un croce-via con i morti annunciati giorno dopo giorno e con i vivi sotto-posti a misure e mezzi restrittivi.
Nei regni della proprietà privata, i primi ministri petulanti e serpentini cantano, alzano la testa e ballano, battendo i piedi pesanti come piombo sul vecchio mondo che soffre e sopporta una pace dissanguata e calpestata dalla NATO e dalla Russia anti-comunista con furore senza confini.










