Oggi, 12 ottobre, si celebra la Giornata Nazionale delle Persone con la Sindrome di Down e proprio da oggi l’Associazione Italiana Persone Down – AIPD (https://www.aipd.it/site/) lancia la piattaforma per gli aspiranti imprenditori con sindrome di Down, ove le loro idee potranno incontrare singoli e aziende disposti a sostenerle, affinché diventino realtà e, quindi, posti di lavoro. In tal modo, le persone con sindrome di Down non solo possono lavorare, ma possono anche dare lavoro.
Attualmente, nonostante i notevoli passi avanti compiuti negli ultimi 40 anni, il lavoro resta un miraggio per la maggior parte delle persone con sindrome di Down: secondo i dati della ricerca Non uno di meno, condotta dal CENSIS per AIPD nel 2022, solo il 13,3% ha un contratto da dipendente o collaboratore (https://www.censis.it/welfare-e-salute/come-vivono-le-persone-con-sindrome-di-down).
La piattaforma prende le mosse dall’iniziativa di Collette Divitto, che diceva: Mi sembrava di non piacere per quello che ero. Nessuno mi avrebbe assunto, quindi ho deciso di aprire un’attività in proprio. Oggi Collette Divitto non solo ha trovato la sua strada e ha un biscottificio di successo, ma ha un sito e delle pagine social molto seguiti e potremmo definirla a tutti gli effetti una influencer, nel senso migliore del termine: perché con la sua intraprendenza e il suo coraggio, può essere di esempio a tante persone e incoraggiarle a scoprire i propri desideri e poi fare di tutto per realizzarli.
Dalla storia di Collette Divitto e dei suoi biscotti, di John Lee Cronin e della sua azienda di calzini e di tante altre che stiamo scoprendo in giro per il mondo e anche per l’Italia, abbiamo preso ispirazione per lanciare un progetto ambizioso, in occasione della Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down (12 ottobre), ha dichiarato il presidente nazionale di AIPD, Gianfranco Salbini. Non una campagna che si risolva nell’arco di pochi giorni, destinata a vedere disperso il nostro messaggio, ma un percorso più ampio e duraturo, capace di produrre un cambiamento reale.
Non solo dire qualcosa di rivoluzionario, ma fare qualcosa di rivoluzionario: scardinare gli stereotipi e aprire a nuove possibilità. Vogliamo incoraggiare e sostenere le persone con sindrome di Down a credere nelle proprie idee, dando loro l’opportunità di diventare imprenditori. Così facendo vogliamo far compiere un salto in avanti – ma anche in alto – al concetto di inclusione lavorativa. Perché una persona con sindrome di Down che apre un’attività non realizza soltanto il proprio sogno, ma può creare posti di lavoro e spazi di inclusione.
Come funziona la piattaforma? L’idea è di rovesciare uno stereotipo: abituati a pensare le persone con sindrome di Down come persone da includere, proviamo oggi a immaginare che siano loro a includere. Al tempo stesso, viene a cadere un altro stereotipo: che le persone con sindrome di Down siano incapaci di creare e possano, tutt’al più, eseguire.
La piattaforma raccoglierà e sosterrà idee e progetti di persone con la sindrome di Down. Progetti finanziabili principalmente da brand e aziende, ma anche dai privati cittadini”. La piattaforma si chiama Up-With-Down, sottotitolo La piattaforma business con più geni. Si presenterà con un taglio aziendale, ma sarà pensata per garantire la massima accessibilità.
Il lancio prevede tre fasi: una Coming soon page in cui, a partire dal 10 ottobre, le persone interessate potranno avere un’idea precisa del progetto e lasciare il proprio recapito email per essere avvisate dell’apertura delle candidature. www.upwithdown.it; una Landing page in cui, dal mese di novembre, partirà la Call for Ideas e i candidati potranno caricare le proprie idee imprenditoriali; il 1° Maggio 2026, in occasione della Festa dei Lavoratori, sarà online la piattaforma ufficiale, che sarà la vetrina dei progetti inviati e attraverso la quale imprese e privati cittadini, potranno iniziare a finanziare.
Intanto, una campagna di comunicazione, promozione e sensibilizzazione, che inizia adesso e andrà avanti per i prossimi mesi, contribuirà a tenere viva l’attenzione e a richiamare l’interesse del pubblico fino al 1° maggio 2026. La nuova campagna prenderà in prestito il linguaggio della piattaforma per eccellenza dedicata al lavoro: Linkedin. Segno che qui non si parla di “lavoretti” né tantomeno di “passatempi”, ma di professioni e professionisti: perché le persone con sindrome di Down diventano adulte e, come tutti gli adulti, devono essere prese sul serio.
“Se puoi pensarlo, allora lo puoi fare”. È il principio e la convinzione su cui si basa la storia dell’Associazione Italiana Persone Down, lunga più di 45 anni. Oggi tale motto diventa un invito alle persone con sindrome di Down a superare paura e insicurezza, per mettere le ali alle proprie idee.
Qui la piattaforma attiva dal 12 ottobre 2025: https://www.up-with-down.it/.










