Mentre si diffondeva il manifesto dei dirigenti scolastici contro il genociadio, veniva divulgata la notizie della recente nascita del collettivo YAKY – Youth Against Killing Youth, a Casale Monferrato si svolgeva un incontro pubblico sul tema LA MILITARIZZAZIONE DELLA SCUOLA E DELLA SOCIETÀ, tra gli striscioni esposti alla manifestazione di Novara spiccava uno con scritto SOLDI ALLA SCUOLA, NON ALLA GUERRA e in Italia si preparavano la Settimana di azione contro gli F-35 e la mobilitazione globale SINDACATI PER LA PACE, organizzata in concomitanza con la SETTIMANA PER IL DISARMO.

Nella giornata dell’8 ottobre scorso due agenzie stampa, l’italiana EASY NEWS fondata nel 1995 dal giornalista Maurizio Zini e la cui redazione è composta da reporter, addetti di uffici stampa e pubbliche relazioni, opinionisti e bloggers, e l’internazionale PRESSENZA pubblicavano contemporaneamente la stessa notizia della sorprendente crescita del canale social-media canale Telegram YAKYVoice coordinato da due giovani pugliesi – Luigi Carratta  (19 anni) e Francesco Pio Manca  (20anni) – aggregati nel movimento YAKY – Youth Against Killing Youth: «Ogni giorno vengono uccisi, mutilati e feriti decine di bambini e ragazzi in Ucraina, a Gaza, in Sudan, in Yemen, nel Myanmar e in tanti altri teatri di guerra sparsi per il mondo e la nostra impressione è che stiamo rischiando di abituarci a queste notizie al punto di smettere di provare orrore. Ogni volta che sentiamo o leggiamo una notizia di questo genere non riusciamo a fare a meno di pensare che quel bambino o quella ragazza poteva essere un nostro parente o una nostra amica, e la cosa ci fa incazzare moltissimo».

“Dopo la recente repressione, in acque internazionali, della missione civile e umanitaria della Flotilla, riteniamo sia giunto il momento di dare pubblicamente voce al nostro sdegno – è proclamato nel documento, firmato da 250 dirigenti scolastici campani e aperto all’adesione di tutti gli altri di tutta Italia – Perché a Gaza sta morendo l’Occidente con la sua civiltà. Perché le ragioni dell’umano prevalgano sempre sulla barbarie, continueremo a lavorare nelle scuole che dirigiamo promuovendo innanzitutto lo sviluppo del pensiero critico e l’educazione alla cittadinanza attiva”.

A Napoli gli studenti hanno occupato tre isitituti e il manifesto elaborato dai dirigenti delle scuole campane fa eco alla protesta dei giovani affermando che la scuola italiana “trova nella Costituzione il suo faro e i suoi valori di riferimento” e che il proprio lavoro li impegna a formare persone “consapevoli, capaci di leggere il presente e comprendere la complessità del mondo, persone che non perdano mai la speranza nella nostra umanità” e cittadini che “non perdano la fiducia nella conoscenza e nella democrazia e siano in grado di schierarsi a favore dei diritti, della dignità umana e della pace”.

Di queste responsabilità degli educatori e dei docenti nel presente l’8 ottobre hanno parlato le torinesi Alessandra Alberti, referente della Rete Università per la Pace e dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e rappresentante del sindacato di base CUB Scuola Università e Ricerca, e Maria Teresa Silvestrini, insegnante di scienze umane e filosofia all’Istituto Einstein di Torino e referente della Scuola per la Pace piemontese, intervenendo all’incontro pubblico svolto a Casale Monferrato (AL) sul tema LA MILITARIZZAZIONE DELLA SCUOLA E DELLA SOCIETÀ, prima del ciclo di 6 conferenze nel programma di attività esperienziali, didattiche e formative PACIF I CARE : COSTRUIRE PERCORSI DI SOLUZIONE DEI CONFLITTI.

Casale Monferrato, AL / 8 OTTOBRE 2025 – Mirella Ruo, Maria Teresa Silvestrini e Alessandra Alberti al tavolo della conferenza

Contemporaneamente, a Novara si mobilitavano gli studenti e nel presidio di sostegno per gli equipaggi della Freedom Flotilla Coalition che, in palese violazione dei principi e delle norme di diritto internazionale, sono stati sequestrati dalla marina militare israeliana nelle acque davanti alla Stirscia di Gaza, veniva esposto lo striscione con scritto SOLDI ALLA SCUOLA, NON ALLA GUERRA.

Sudenti del Liceo artistico “Casorati” di Novara

E nella stessa data, l’8 ottobre 2025, il Comitato Nazionale Palestinese che guida il movimento globale BDS sollecitava “i movimenti di base e le persone di coscienza di tutto il mondo” a intensificare la pressione esercitata dalle proteste e iniziative pacifiche di disturbo contro Stati, istituzioni e imprese complici del programma F-35 partecipando alla Settimana di azione contro gli F-35 in programma dal 13 al 18 ottobre e a tutte le sedi locali della CGIL veniva recapitata la lettera del segretario generale della confederazione sindacale, Maurizio Landini, che esorta la partecipazione degli iscritti allo sciopero del 25 ottobre prossimo e, dal 24 al 31 ottobre, alla settimana di mobilitazione globale SINDACATI PER LA PACE indetta, in occasione della Settimana ONU per il disarmo, dall’ITUC CSI IGB / International Trade Unions Confederation che aggrega 340 rappresentanze nazionali e 191 MILIONI di lavoratori di 169 stati.

 

Manifesto dei dirigenti scolastici – Le sottoscrizioni al possono venire inviate alla casella di posta elettronica dspergaza@libero.it

“La militarizzazione della scuola e della società”, conferenza a Casale Monferrato / PRESSENZA – 7 OTTOBRE 2025

8 OTTOBRE 2025