Al 31 dicembre 2024 risultano in esercizio in Italia 1.875.870 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 37.002 MW, in crescita del 22% rispetto al 2023. La produzione registrata nell’anno è pari a 35.933 GWh; in questo caso, l’aumento rispetto al 2023 è pari a +17%. Gli autoconsumi complessivi rilevati nel 2024 si attestano intorno a 10.700 GWh, pari al 30% circa della produzione totale del complesso degli impianti fotovoltaici in esercizio. In generale, nel 2024 il ritmo di crescita del settore continua a essere sostenuto, con un valore medio mensile delle installazioni di poco più di 23.000 impianti e una potenza media mensile di circa 555 MW. Nel 2024, in Italia, gli autoconsumi di energia elettrica prodotta da fotovoltaico ammontano a 10.701 GWh, valore pari al 30,2% della produzione netta complessiva degli impianti fotovoltaici e al 56,4% della produzione netta dei soli impianti che autoconsumano. In termini assoluti, il massimo livello di autoconsumo è registrato nel mese di giugno e il dato di autoconsumo più elevato è rilevato in Lombardia, mentre il più basso in Valle d’Aosta.
E’ quanto evidenzia il Rapporto statistico sul solare fotovoltaico, realizzato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e pubblicato in questi giorni sul proprio sito. Per autoconsumo si intende quella parte della produzione di energia fotovoltaica non immessa nella rete di trasmissione o distribuzione dell’energia elettrica, ma destinata dai produttori stessi al proprio fabbisogno. I numeri considerati fanno riferimento unicamente all’autoconsumo fotovoltaico diretto, escludendo tutte le forme di autoconsumo virtuale nate a seguito dell’introduzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili – CER o dei progetti condominiali (il c.d. autoconsumo collettivo).
A fine 2024 tra le regioni italiane il primato in termini di potenza fotovoltaica installata è rilevato in Lombardia (4,96 GW, pari al 13,4% del totale nazionale), seguita dal Veneto (3,75 GW); in Puglia si rileva invece la maggiore dimensione media degli impianti (33 kW). Valori assoluti più bassi in termini di installazioni si registrano in Basilicata, Molise, Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano. L’incremento di potenza registrato nel corso del 2024 ha portato il dato medio nazionale a circa 123 kW per km2 ; le regioni che si attestano al di sopra di tale valore sono cinque: Lombardia (208 kW per km2), Veneto (204 kW), Lazio (191 kW), Puglia (187 kW) e Marche (162 kW). A fine 2024 il dato di potenza pro capite nazionale risulta pari a 627 Watt per abitante, in aumento di circa 113 Watt rispetto al 2023. Il valore più elevato si rileva in Sardegna e Basilicata (1,1 kW per abitante); seguono Marche e Friuli Venezia-Giulia (1,0 kW per abitante).
“I fattori che determinano, si legge nel Rapporto, la diffusione territoriale delle installazioni di impianti fotovoltaici a terra sono molteplici; tra questi, ad esempio, la posizione geografica, le caratteristiche morfologiche del territorio, le condizioni climatiche, la disponibilità di aree adatte all’installazione. La distribuzione della potenza installata dei pannelli fotovoltaici per collocazione tra le diverse regioni risulta, di conseguenza, piuttosto eterogenea”. A livello nazionale il 31% dei 37.002 MW in esercizio a fine 2024 risulta collocato a terra, il restante 69% si distribuisce su superfici non a terra (edifici, capannoni, tettoie, serre ecc.). La maggiore penetrazione di potenza dei pannelli in esercizio installati a terra è osservata in Puglia (63% del totale regionale); tra le altre regioni che si distinguono per capacità installata a terra figurano Lazio (60% del totale installato regionale), Basilicata (57%) e Molise (54%). Nelle regioni settentrionali si rileva invece una più diffusa penetrazione della capacità degli impianti non a terra, con valori massimi osservabili oltre il 90% in Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta e nelle province di Trento e di Bolzano.
In Italia a fine 2024 la superficie occupata dagli impianti fotovoltaici collocati a terra è stimabile in circa 17.700 ettari. Le regioni con la maggiore occupazione di superficie del suolo sono Puglia (4.161 ettari), Lazio (2.380 ettari) e Sicilia (1.927 ettari); considerate insieme, queste tre regioni concentrano il 47,9% della superficie totale nazionale occupata da impianti collocati a terra. Si tratta di dati che devono comunque spingere a una pianificazione energetica volta all’installazione di pannelli fotovoltaici sulle superfici già impermeabili e consumate, cercando di risparmiare i suoli liberi. Ci sono buone pratiche che meritano di essere mutuate, come l’agrivoltaico, un sistema che permette di coltivare la terra producendo energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici opportunamente sollevati da terra, così da permettere il passaggio delle macchine agricole e la tradizionale lavorazione dei campi, o l’attività di pascolo. Una soluzione innovativa e ben differente dai pannelli fotovoltaici a terra che compromettono grandi superfici di terreno, portando alla perdita di habitat naturali con conseguente riduzione della biodiversità e di servizi ecosistemici associati (https://youtu.be/fbWhwOilK-A).
Qui il Rapporto Statistico 2024 sul Solare Fotovoltaico del Gestore dei Servizi Energetici – GSE: https://www.gse.it/documenti_site/Documenti%20GSE/Rapporti%20statistici/Solare%20Fotovoltaico%20-%20Rapporto%20Statistico%202024.pdf










