L’Emilia Romagna rompe le relazioni commerciali con Israele. Dopo la Puglia, un’altra regione governata dal centrosinistra decide di tagliare i ponti con il governo Netanyahu, responsabile del genocidio a Gaza e della deportazione in Cisgiordania e Gerusalemme est.
Solidarietà internazionale
Si sono svolte in tante città e capitali europee e arabe grandi manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese e per la fine del genocidio a Gaza.
A Parigi, Stoccolma, Atene, Roma, Manchester, Rabat, Sanaa, Nouakchott migliaia di manifestanti si sono radunati per protestare contro la politica del governo israeliano, deciso ad annientare la popolazione di Gaza e a deportare i sopravvissuti.
I dimostranti hanno condannato la brutalità delle forze d’occupazione e denunciato le posizioni dei Paesi occidentali, definite tardive e limitate. Hanno lanciato lo slogan “Fermate i campi di concentramento”, riferendosi ai crimini commessi dai nazisti contro gli ebrei e che ora vengono ripetuti dagli israeliani contro i palestinesi.
A Monaco di Baviera, durante la finale di calcio della Champion League, Inter-Pais S.G., i tifosi della squadra francese si sono distinti in manifestazioni per le strade della città a favore della causa palestinese e nello stadio hanno esposto un grande striscione con scritto stop al genocidio.
Mobilitazione in Italia contro il genocidio
Un presidio permanente di AssoPacePalestina a Roma davanti a Montecitorio chiede di non rinnovare il memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele. clicca (foto e video della grande mobilitazione nazionale di ieri a Roma contro i decreti di insicurezza).
La comunità palestinese di Padova sta organizzando da ieri e fino a domani lunedì 2 un presidio di piazza permanente con sciopero della fame. clicca
Il consiglio comunale di Castelbuono (Pa) è da una settimana occupato dal sindaco, Mario Cicero, e da diversi consiglieri, con una partecipazione massiccia di cittadini, che hanno aderito allo sciopero della fame. Sindaco e consiglieri hanno iniziato lo sciopero della fame dallo scorso 26 maggio.
Le comunità palestinesi in molte altre città italiane stanno organizzando una giornata nazionale di sciopero della fame in piazza per 3 giorni dal 31 maggio al 2 giugno. clicca
Si è tenuto ieri 31 maggio un incontro online tra gli amministratori in sciopero della fame per Gaza. È stato coordinato dal Mean (Movimento europeo di azione nonviolenta) e vi ha partecipato – tra gli altri – la governatrice dell’Umbria Stefania Proietti, al suo settimo giorno di digiuno. clicca
La Freedom Flotilla è arrivata a Catania e partirà alla volta di Gaza per portare aiuti umanitari. clicca. Da venerdì e fino a oggi domenica, a Catania tre giorni di iniziative di solidarietà con la Palestina.
A La Spezia un corteo per la Palestina ha raccolto oltre duemila manifestanti al grido “Restiamo umani, basta genocidio!”.
Manifestazione nazionale per Gaza il 7 giugno a Roma indetta da PD, Movimento 5stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. La data è stata anticipata, per non sovrapporsi alla manifestazione nazionale del 21 giugno contro il riarmo.
In tutte le città italiane sono in preparazione eventi di piazza, oggi e domani, per rendere più visibile all’opinione pubblica e ai media la vastità del genocidio a Gaza. Si allarga la protesta nonviolenta, con lo sciopero della fame, contro il genocidio.
La notte tra domenica 1° giugno e lunedì 2 giugno, nel quadro della campagna #UltimogiornodiGaza si terrà la notte della Repubblica per Gaza, con candele in tutte le piazze e sui balconi. clicca!
Revocare il memorandum militare Italia-Israele
PeaceLink invita cittadine e cittadini a firmare e diffondere la richiesta di revoca dell’accordo militare con Israele, chiedendo ai parlamentari di agire prima della scadenza dell’8 giugno. Un gesto concreto per non essere complici di genocidio e crimini contro l’umanità.
PeaceLink lancia un appello urgente: “E’ il momento di alzare la voce e chiedere con forza al Parlamento italiano di revocare questo accordo”. Passate parola! Per agire: clicca.










