Per l’ennesima volta il comune di Maclodio ha deciso di non celebrare la festa nazionale della Liberazione.

Il sindaco di Fratelli d’Italia, guardacaso, opta per una generica celebrazione “dei caduti di guerra” da tenersi il giorno 27.

In tale circostanza è stata pure respinta la richiesta di intervento dell’opposizione perché “non sussiste alcuna necessità” che intervenga qualcun altro oltre al sindaco. Quindi parlerà solo lui, supponiamo da un balcone.

La Costituzione su cui il sindaco ha giurato nasce dalla resistenza. La nostra Repubblica dalla liberazione e le nostre istituzioni dal sangue delle donne e degli uomini che si opposero al fascismo e al nazismo.
Se Simone Zanetti non condivide le fondamenta su cui poggia la nostra Repubblica si dimetta e si trasferisca in Ungheria dove troverà terreno fertile per le sue idee reazionarie.

Nel frattempo gli suggeriamo di non violare la legge che il 25 aprile prevede la celebrazione istituzionale della Liberazione.

Perché la storia non la riscrive certo il sindaco di Maclodio.

 

Luca Trentini
Segretario provinciale Sinistra italiana Brescia