Durante il recente evento “Visioni con il Sud: l’orizzonte da costruire insieme” per la presentazione del piano triennale dell’attività della Fondazione Con il Sud sono stati presentati anche i risultati dell’indagine “Il futuro di chi?” su spopolamento e priorità emergenti nel Mezzogiorno condotta dall’Istituto Demopolis. Mentre nell’ultimo biennio il Pil del Sud è cresciuto più delle regioni del Centro Nord, la qualità della vita non è conseguentemente migliorata, e nette restano oggi le differenze territoriali, ad esempio nella soddisfazione per i servizi pubblici. In un’ideale pagella scolastica, le prestazioni sui territori vengono oggi promosse dal 67% dei cittadini residenti a Nord, dal 54% fra quanti vivono nel Centro Italia e solo dal 40% nel Sud e nelle Isole. Anche per questioni di qualità della vita, dunque, il Sud teme lo spopolamento molto più del resto del Paese. “Se pure le dinamiche naturali, con la caduta della natalità, hanno travolto tutta l’Italia, sottolinea la Fondazione Con il Sud, è innegabile che l’impatto più severo, soprattutto a causa delle migrazioni interne e internazionali, ha riguardato le regioni del Mezzogiorno. Le proiezioni dell’Istat e di altri istituti di ricerca offrono margini sottili per l’ottimismo. Guardando alle stime dello scenario “medio”, dunque non quello peggiore, nel 2080 il Mezzogiorno avrà perso 8 milioni di abitanti contro i 5,2 milioni del Centro-Nord, concentrati soprattutto nelle classi di età più giovani.”

6 italiani su 10 ritengono che oggi lo spopolamento del Paese sia un fenomeno da affrontare con priorità assoluta. Gli indici di preoccupazione più marcati si rilevano soprattutto al Sud (68%) e crescono ulteriormente tra i rappresentanti istituzionali (72%) e delle organizzazioni del Terzo settore (75%). Il 60% degli italiani ritiene lo spopolamento una priorità assoluta, ma al Sud lo pensano quasi 7 cittadini su 10. Per il 70% dell’opinione pubblica il fenomeno deve essere affrontato dal governo e dalla politica insieme alla società civile. 8 italiani su 10 ritengono che il ritardo economico e sociale del Sud blocca la crescita complessiva del Paese e per l’83% degli italiani il divario fra chi risiede nel Centro-Nord e chi al Sud è oggi un divario di cittadinanza (al Sud lo pensa il 92% dei cittadini). Il 75% degli intervistati ritiene che bisogna prima affrontare i problemi sociali di un territorio per favorire lo sviluppo economico e per il 65% degli italiani lo sviluppo dei territori deve essere pianificato dallo Stato, con il coinvolgimento di imprese e cittadini anche in forma organizzata, per assumere scelte condivise. Il 64% degli italiani ritiene che la collaborazione fra il Pubblico e il Terzo Settore migliora la gestione dei beni o lo sviluppo dei territori. Per il 45% dei cittadini intervistati da Demopolis per la Fondazione Con il Sud il divario si è addirittura progressivamente aggravato negli ultimi 5 anni. La percentuale sale al 60% fra i residenti a Sud. 

Affrontare e contrastare lo spopolamento del Mezzogiorno sarà la priorità del prossimo triennio per la Fondazione Con il Sud, l’orizzonte verso cui far convergere le risorse progettuali disponibili. Nel documento programmatico della Fondazione Con il Sud è indicato come obiettivo strategico prioritario per il prossimo triennio quello di “ridare slancio ai processi di rigenerazione del Sud Italia, provando a contrastare il fenomeno dello spopolamento ‘insiemea tutti gli attori che ne condividono l’impegno per lo sviluppo sociale ed economico del Sud. Per queste ragioni, la Fondazione proseguirà l’impegno ad allargare la sfera dei beneficiari, ad estendere il raggio d’azione degli interventi, ad ampliare e rendere più fitta la rete di partner con cui collaborare”. Una grande sfida e un modo di affrontarla “insieme” ritenuta prioritaria dall’opinione pubblica, dalle istituzioni pubbliche, dal Terzo settore e dai cittadini e che risiedono al Sud.

L’approccio operativo della Fondazione Con il Sud, ha sottolineato Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione Con il Sud, sarà di tipo olistico per restituire una visione di insieme dei vari interventi. Con circa 60 milioni di euro nel triennio, stanziati dalle fondazioni di origine bancaria, saranno avviati bandi e iniziative per la valorizzazione dei beni storico-artistici, dei beni ambientali, dei beni confiscati alle mafie, per il sostegno alle attività socio-sanitarie, per la promozione dell’inclusione sociale delle persone con maggiori vulnerabilità, per promuovere il volontariato, per incoraggiare l’accoglienza e la permanenza di studenti stranieri in territori con alti tassi di spopolamento e significativi cali di iscrizioni alle università di riferimento, per l’avvio di progetti di sviluppo locale, per la formazione dei quadri de terzo settore, per raccontare il Sud e il sociale attraverso il linguaggio cinematografico. Grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impresa sociale Con i Bambini, totalmente partecipata e coordinata dalla Fondazione, proseguirà nella promozione e rafforzamento delle comunità educanti e di alleanze tra agenzie pubbliche ed enti privati”.

Qui l’indagine di Demopolis per la Fondazione Con il Sud: https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2025/03/Il-futuro-di-chi-Indagine-Demopolis.pdf

Qui il documento programmatico triennale della Fondazione: https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2025/03/Visioni-con-il-Sud_Documento-Triennale_WEB.pdf