Le donne afghane non si lasciano escludere dalla vita sociale, in silenzio e senza reagire. Nel centro di Kabul, in mezzo a miliziani armati sorpresi, un gruppo di donne ha inscenato una protesta riprendendo con i cellulari la performance (Vedi): “Hanno chiuso le scuole. Il mondo in silenzio. Hanno chiuso le università. Silenzio ancora. Adesso anche i nostri corsi di formazione educativa. Cosa pretendono che facciamo? Dovremmo ucciderci?”.

Un altro gruppo di donne e ragazze sono scese a manifestare al grido “Lo studio è per tutti o per nessuno. Tutte per una, una per tutte!” (Qui).

Una ragazzina ha postato sui social un video rivolgendosi ai talebani con queste domande: “Adesso in Afghanistan essere una ragazza è un crimine? Non avete una madre? Una sorella? Una figlia? Per favore non spegnete la luce della conoscenza e dell’educazione per le ragazze!”. (Qui)