La Corte Europea per i Diritti Umani ha condannato la Turchia per l’arresto illegale e coercitivo di 427 giudici e pubblici ministeri, avvenuto nel 2016 in seguito al fallito colpo di Stato. La Corte ha ordinato ad Ankara il pagamento di un risarcimento morale di 5 mila €, “perché quegli arresti rappresentano una violazione della Convenzione Europea per i Diritti Umani”.

Dopo il fallito golpe del 16 luglio 2016, in Turchia è stata operata una repressione di massa che ha coinvolto 40 mila dipendenti pubblici licenziati e decine di migliaia di militari incarcerati, molti dei quali sulla base di sospetti di legami con l’associazione del predicatore Golen, ex amico dello stesso Erdogan, accusato dell’organizzazione del colpo di Stato ed attualmente rifugiato negli Stati Uniti.

 

da ANBAMED, notizie dal Sud Est del Mediterraneo