Il 3 dicembre si è tenuta a Stoccolma come ogni anno la premiazione di quello che viene chiamato l’anti-Nobel cioè “The Right Livelihood Award 2025”.
Giustizia per il Myanmar è stata selezionata e premiata assieme ad altre tre realtà collettive, in Sudan “Emergency Response Rooms”, in Taiwan “Blue Ocean Law” e nelle isole del Pacifico “Gli studenti in lotta contro il cambiamento climatico”.
Justice for Myanmar è un collettivo anonimo che indaga, documenta e rivela i legami economici e finanziari internazionali che finanziano e mantengono in vita la giunta militare, al potere in Myanmar dal 1 febbraio 2021 grazie a un colpo di stato che ha sovvertito l’esperimento decennale di democrazia con il Partito democratico di Aung San Suu Kyi. Il lavoro di questo collettivo di ricercatori, è così rischioso che non possono rivelare i loro volti, la loro identità, e non hanno potuto ritirare personalmente il premio e in loro vece l’ha fatto Greta Thunberg.
“La giunta militare opera come un cartello (cioè come i cartelli dei narcotrafficanti), finanziato attraverso una rete internazionale di imprese, e si finanzia con il commercio illecito di risorse naturali e droga. Le aziende nazionali e internazionali finanziano crimini e sofferenze di massa in cambio di ingenti profitti” dicono nel loro sitoweb “Nel frattempo, sul campo in Myanmar, la gente continua a rischiare la vita nella Rivoluzione di Primavera per smantellare l’esercito e costruire un futuro libero dalla tirannia.
Stiamo lavorando per smascherare e smantellare il cartello militare. Un rapporto alla volta, Justice For Myanmar sta indagando sulle fonti di finanziamento e di armi dell’esercito. Grazie al nostro lavoro e a quello di molti altri in Myanmar e nel mondo, le multinazionali hanno già disinvestito centinaia di milioni di dollari dai rapporti con l’esercito, e sanzioni mirate stanno iniziando a smantellare la rete globale del cartello.
Per svelare questi intrecci il gruppo usa indagini forensi, visualizzazione di dati e il metodo segui i soldi. Justice for Myanmar non solo rivela gli intrecci criminali dei militari, ma ha innescato scandali di tale portata che hanno portato a sanzioni di persone, al disinvestimento delle compagnie estere, come successo con il potente fondo delle pensioni norvegese, hanno causato l’uscita del paese di grandi investitori come Adani, al ritiro di compagnie cinesi da progetti in cui erano coinvolte causando danni economici non indifferenti alla giunta.
Per questo loro lavoro collettivo che è riuscito a incidere sulla realtà e a causare danni notevoli alla giunta militare ha attirato l’attenzione dei selezionatori del premio.
Qui di seguito il loro discorso di accettazione del premio, letto da Greta Thunberg:
Siamo profondamente onorati di essere riconosciuti dalla Fondazione per il giusto sostentamento, insieme agli altri vincitori, le Isole del Pacifico, Taiwan e Sudan, il cui lavoro ci ispira.
Accettiamo questo premio in onore del popolo coraggioso del Myanmar, che, per quasi cinque anni dal brutale tentativo di colpo di stato dei militari, si è opposto alla giunta con forza inflessibile, dignità e immenso sacrificio. Questo premio appartiene a loro.
Appartiene ai giovani che marciano con sfida, determinati a costruire un futuro senza tirannia, a coloro che continuano a cercare giustizia dopo decenni di oppressione, agli informatori che rischiano tutto per dire la verità, a coloro che hanno dato la vita perché gli altri possano vivere liberi dalla brutalità militare, e alle innumerevoli persone che continuano a lottare per una democrazia federale costruita sulla pace e la giustizia per tutti. Siamo al vostro fianco.
Dal tentativo di colpo di stato illegale del 2021, i militari hanno scatenato una campagna di terrore contro il popolo con omicidi di massa, torture, violenza sessuale, attacchi aerei e incendi di villaggi. Anche i bambini non sono risparmiati.
Questi crimini vengono commessi dagli stessi autori del genocidio contro i Rohingya con totale impunità.
Eppure, in mezzo all’orrore, il coraggio della gente rimane ininterrotto.
Il nostro movimento non è solo contro i generali che commettono questi crimini, ma anche contro i governi, le società e le banche che continuano a finanziare e consentire la violenza della giunta e l’oppressione delle persone oppresse in tutto il mondo, dalla Palestina all’Ucraina, dal Turkestan orientale al Sudan, con cui siamo solidali.
Il Right Livelihood Award riafferma che la lotta del Myanmar fa parte di una lotta globale per la giustizia e la dignità umana.
Per smantellare il cartello militare, abbiamo bisogno di solidarietà e azione.
Questo dicembre, la giunta militare terrà un’elezione fittizia. Invitiamo i governi a rifiutare questo e fermare il flusso di fondi, armi, attrezzature e carburante per l’aviazione che sostiene il terrore della giunta.
Facciamo appello alle aziende e agli investitori: ritirate i vostri soldi dall’esercito e dai suoi compari. Ponete fine a questa complicità. Non finanziate atrocità.
Questo premio rafforza la nostra determinazione e invia un messaggio chiaro alla giunta e ai suoi sostenitori: il mondo sta guardando.
La rivoluzione popolare del Myanmar prevarrà.
Grazie.










