La denuncia della tregua inesistente in Palestina è la parola d’ordine del presidio che si è svolto ieri, 6 dicembre, nel tardo pomeriggio a Chiavari, con la partecipazione di oltre 60 persone con numerosi cartelli, tante bandiere della Palestina e alcune della Pace.
I cartelli ricordavano che a Gaza i civili palestinesi dopo la finta tregua continuano a essere uccisi, soprattutto donne e bambini, che la maggior parte degli aiuti sono di fatto ancora bloccati ed entrano col contagocce, mentre mancano acqua, cibo, elettricità e medicinali fondamentali.
In Cisgiordania i coloni, appoggiati dall’esercito israeliano, sono sempre più violenti, seguendo una strategia ben precisa, che rafforza il regime attuale di apartheid.
Un altro cartello citava la recente e importante presa di posizione della CEI (i vescovi italiani) contro il riarmo europeo e la necessità di boicottare aziende e banche armate. Particolarmente azzeccato in questo periodo, lo slogan riportato su alcune magliette di Oxfam Italia: DON’T STOP TALKING ABOUT PALESTINE.

Ora che la Palestina sembra essere scomparsa dalla maggior parte dei media (tranne per l’aggressione subita da tre volontari italiani) è particolarmente importante tener desta l’attenzione e la partecipazione, soprattutto nelle strade e nelle piazze, delle tante, tantissime persone che si erano mobilitate prima della “tregua”.
Tra le luci del Natale e la frenesia dello shopping natalizio, la partecipazione di tante persone consapevoli con bandiere e cartelli è stata un chiaro segnale di quanto il genocidio a Gaza sia ancora tragicamente attuale.










