Una nuova stagione di dialogo democratico a suon di manganelli e idranti è stata inaugurata dal governo Meloni. Infatti nelle ultime manifestazioni da dieci giorni le forze dell’ordine disciplinare, repressivo e punitivo menano, picchiano e usano idranti e tecniche anti guerriglia urbana contro manifestanti pacifici che non reagiscono in alcun modo alla violenza sproporzionata e immotivata.

Ho seguito le dinamiche delle manifestazioni e dei presidi. Il comportamento istituzionale è sempre lo stesso: aggredire, circondare e intimidire con idranti e manganelli. La postura nonviolenta delle manifestazioni pacifiche viene testimoniata nelle piazze sorprese dalle tattiche di repressione preventiva. Siamo arrivati in un paio di casi a Roma e a Napoli ad assistere a scene inqualificabili: piccoli cortei bloccati e circondati senza possibilità di uscita o di scioglimento per picchiarli con maggior vigore meloniano.

Si applica in Italia la legge del più forte con l’abolizione de facto delle garanzie costituzionali. Inoltre piccoli gruppi di neofascisti attaccano impuniti scuole o presidi inermi, con la polizia che si schiera dalla parte sbagliata.

Non è accettabile che vengano arrestate persone innocenti al fine di intimidire coloro che protestano. Questo accade.

Non è accettabile questo giro di vite meloniano nell’indifferenza dei benpensanti. La libertà politica di manifestare il proprio dissenso viene attaccata in modo brutale segnando un cambio di passo: la strategia dei manganelli. Non accetteremo questa deriva autoritaria e militarista. Bisogna resistere e resistere sempre con una postura nonviolenta.  Neofascisti e governo vogliono alzare il livello della tensione sociale. Attenzione: invito tutte e tutti a non abboccare alle provocazioni. Manteniamo sempre una postura nonviolenta, anche quando la prevaricazione fascista è del tutto evidente. Vedremo quando Piantedosi darà ordini diversi. Finora domina la repressione preventiva e punitiva.