L’incredibile fragilità umana e al contempo l’innata e motivante forza umanistica e umanitaria della Global Sumud Flotilla traspaiono da tutta la sua vicenda, proprio nelle ore in cui la nave Mikeno approda a Gaza, in barba all’ostilità sionista.
La Flotilla della Resistenza Globale, nota anche come Global Sumud Flotilla, è una missione umanitaria internazionale che mira a rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza. L’iniziativa è composta da oltre 50 imbarcazioni provenienti da 44 paesi, con a bordo attivisti, artisti, politici e civili impegnati per la causa della liberazione di Gaza.
Gli obiettivi della Flotilla sono rompere il blocco navale israeliano nella Striscia e fornire aiuti umanitari, come cibo, acqua e medicine, alla popolazione di Gaza. Inoltre stabilire un corridoio umanitario marittimo e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione di Gaza.
La Flotilla è un pluriverso di realtà e di umanità
La flottiglia, composta da più di 50 barche e partecipanti provenienti da 44 paesi, è salpata a fine agosto con convogli in partenza dai porti di Barcellona, Genova, dalla Tunisia e da Catania (7 settembre) e dal porto greco di Siro (8 settembre), con arrivo previsto per metà settembre.
Un progetto cresciuto in pochi mesi dal grande portato umanistico ancora prima che umanitario
L’iniziativa Global Sumud Flotilla è nata nel luglio 2025, in risposta alle conseguenze umanitarie sulla popolazione palestinese della guerra nella Striscia di Gaza, considerate da una parte crescente dell’opinione pubblica, delle istituzioni e degli studiosi come un genocidio. Il movimento si è generato grazie alla convergenza di diversi movimenti attivisti e umanitari, tra cui la Freedom Flotilla Coalition, il Global Movement to Gaza, la Carovana Sumud (proveniente dal Magreb) e la Sumud Nusantara (dalla Malesia), in una missione marittima coordinata.
Chi sono i Partecipanti e quale sostegno viene dato
La Flotilla è sostenuta da diverse organizzazioni internazionali, tra cui Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara.
Tra i partecipanti noti ci sono Greta Thunberg, Susan Sarandon, Mark Ruffalo e Liam Cunningham.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di diverse personalità politiche e sociali, tra cui Ada Colau, ex sindaco di Barcellona.
Le traversie che ha dovuto affrontare la Global Sumud Flotilla
I convogli hanno dovuto affrontare il maltempo con soste temporanee e partenze ritardate. Il contingente spagnolo è rientrato temporaneamente in porto a causa dei forti venti, ripartendo il 2 settembre. Il convoglio malese è stato temporaneamente ritardato il 2 settembre a causa di una forte tempesta. Il 3 settembre, il convoglio italiano ha raggiunto la Sicilia in attesa dell’arrivo del convoglio da Catania, mentre le navi tunisine hanno iniziato a convergere su Tunisi.
Sfide e Controversie
La Flotilla ha affrontato diverse sfide, tra cui attacchi da parte di droni già in Tunisia, prima ancora della partenza, e minacce di intervento militare israeliano. Gli organizzatori hanno denunciato violazioni del diritto internazionale e hanno chiesto la protezione delle Nazioni Unite.
Il governo israeliano ha dichiarato di voler impedire alla Flotilla di raggiungere Gaza, definendola una minaccia alla sicurezza nazionale.
La flottiglia ha subito diversi attacchi, tra cui uno nella notte tra il 23 e il 24 settembre, quando sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. Gli attacchi sono stati condotti con droni, bombe sonore e spray urticanti.
Quando la flottiglia è entrata nella zona a rischio, Maria Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla, ha tenuto una conferenza stampa per aggiornare sulla situazione, finché la situazione stessa non è precipitata con gli arrembaggi israeliani e i fermi di stanotte, ai quali la società civile italiana ha risposto con numerose manifestazioni spontanee in tante città e con lo sciopero generale CGIL – CUB – Cobas indetto per il 3 ottobre prossimo.
Sostegno
L’associazione Codici, tra le molte altre, sostiene pubblicamente l’iniziativa della Global Sumud Flotilla. Il Segretario Nazionale di Codici, Ivano Giacomelli, ha espresso solidarietà alla flottiglia e ha chiesto alle istituzioni di garantire la sicurezza dei partecipanti.
Tracciamento
La flottiglia è stata seguita in tempo reale tramite un sistema di tracciamento avanzato disponibile sul sito ufficiale della Global Sumud Flotilla.
Resistenza
La missione è considerata una delle più grandi e complesse iniziative di resistenza civile internazionale, espressione della Resistenza encomiabile di semplici attivisti volontari: il termine Resistenza è molto più incisivo e radicale dell’accezione di Resilienza.
La parola araba Ṣumūd, usata nel nome dell’iniziativa, è un termine che – anche attraverso l’utilizzo della pianta dell’ulivo come simbolo principale – richiama al radicamento nel proprio luogo di origine, radicamento che resiste con perseveranza e in ogni forma ai tentativi di esserne allontanato.
L’importante risoluzione in questa congiuntura storica di una flottiglia per la Resistenza
Le considerazioni che si possono pensare in questo momento storico: poiché altre barche sono ancora in navigazione, con un auspicabile ma improbabile rallentamento della pressione Israeliana su Gaza, effetto della proposta americana, la Sumud Flotilla potrebbe ancora risultare una risposta efficace e concreta al fine di riuscire a costruire un corridoio marittimo a Gaza, un corridoio in grado di garantire l’arrivo costante di aiuti umanitari al popolo palestinese stremato da mesi di bombardamenti e di violenze e odio.










