Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto degli studenti) presentate all’INAIL nei primi sette mesi del 2025 sono state 244.495, in diminuzione dell’1,2% rispetto alle 247.389 del pari periodo 2024.
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro con esito mortale (al netto degli studenti) presentate entro il mese di luglio 2025, pur nella provvisorietà dei numeri, sono state invece 432, tre in meno rispetto alle 435 registrate nel 2024.
Una diminuzione (degli infortuni e delle morti) che non scalfisce per nulla la drammaticità della situazione.
Tra i settori con più infortuni avvenuti in occasione di lavoro si evidenziano per i decrementi i Servizi di supporto alle imprese (-4,7%), il comparto Manifatturiero (-3,9%) e il Trasporto e magazzinaggio (-2,6%) e per gli incrementi le Costruzioni (+1,7%), il Commercio (+1,1%), la Sanità e assistenza sociale (+1,0%) e le Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+0,5%).
L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce nel Nord-Ovest (-3,7%), nelle Isole (-1,9%), al Sud e nel Nord-Est (-0,7% ciascuna) e un aumento al Centro (+1,6%).
Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Liguria (-4,6%), la Sardegna (-4,5%), la Campania e la Toscana (-3,9% entrambe) e la Lombardia (-3,8%), mentre per gli incrementi il Lazio (+11,8%), la provincia autonoma di Bolzano (+6,2%), la Basilicata (+3,3%), il Molise (+2,2%) e l’Abruzzo (+1,3%).
La diminuzione delle denunce di infortunio che emerge dal confronto tra il 2024 e il 2025 è legata solo alla componente maschile, che registra un -2,1% (da 170.071 a 166.522 casi) contro un +0,8% di quella femminile (da 77.318 a 77.973).
In flessione le denunce dei lavoratori italiani (-2,1%) al contrario di quelle degli stranieri (+1,8%).
L’analisi per classi di età mostra un calo nella fascia che va dai 15 ai 59 anni (-2,3%) e aumenti per gli over 59enni (+6,5%).
L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce in particolare nelle fasce: 30-34 anni (da 14 a 18 casi), 45-49 anni (da 48 a 55) e 55-59 (da 90 a 99).
Riduzioni tra i 20-29enni (da 34 a 26), tra i 35-44enni (da 54 a 48), tra i 50-54enni (da 76 a 74) e tra gli over 59 (da 114 a 104).
Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (al netto degli studenti), denunciati all’INAIL entro il mese di luglio 2025 sono stati 54.979, in aumento dello 0,9% rispetto ai 54.490 del 2024, dell’8,0% rispetto al 2023, del 15,0% sul 2022, del 41,6% sul 2021, del 67,7% sul 2020, e in calo dell’1,1% rispetto al 2019.
L’incidenza di tale tipologia di denunce sul complesso degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 16,9% del 2019 al 18,4% del 2025.
A luglio di quest’anno il numero delle denunce di infortuni ha segnato un +1,1% nella gestione Industria e servizi (dai 48.678 casi del 2024 ai 49.234 del 2025), un +10,2% in Agricoltura (da 856 a 943) e un -3,1% nel Conto Stato (da 4.956 a 4.802).
L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce al Sud (+3,6%), nelle Isole (+3,0%), nel Nord-Est (+2,2%) e nel Nord-Ovest (+1,4%), e riduzioni al Centro (-3,2%).
Tra le regioni con i maggiori incrementi dei casi si segnalano l’Emilia Romagna (+470), la Lombardia (+231), la Campania (+180) e la provincia autonoma di Bolzano (+80), mentre i decrementi più rilevanti si registrano nel Lazio (-249), in Umbria (-230), nel Veneto (-212) e in Liguria (-56).
Le denunce di infortuni in itinere con esito mortale (al netto degli studenti) presentate nel 2025, pur nella provvisorietà dei numeri, sono state 168, 33 in più rispetto alle 135 registrate nel 2024 (+24,4%), e due in più rispetto al 2019 (166).
L’incidenza di tale tipologia di denunce sul complesso degli infortuni mortali (al netto degli studenti) è passata dal 27,8% del 2019 al 28,0% del 2025 (è stata del 23,7% nel 2024).
L’incremento ha riguardato solo la gestione Industria e servizi, che passa da 115 a 159 denunce mortali, mentre l’Agricoltura scende da 12 a otto e il Conto Stato da otto a una.
Dall’analisi territoriale emergono incrementi nel Nord-Est (da 31 a 45 denunce), al Centro (da 23 a 38), al Sud (da 25 a 29) e nelle Isole (da 15 a 17), e un calo nel Nord-Ovest (da 41 a 39).
Le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’INAIL entro il mese di luglio 2025 sono state 49.970, in aumento del 2,1% rispetto alle 48.944 del 2024.
Delle circa 50mila denunce di infortunio, 1.196 hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), in riduzione del 13% rispetto al 2024.
Da settembre 2023 è in vigore l’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, prevista dal decreto-legge n. 48 del 4 luglio 2023 e confermata anche per l’anno scolastico 2024-2025.
L’incidenza degli infortuni occorsi a studenti rappresenta il 14,3% del totale delle denunce registrate nel 2025. Il 42% interessa le studentesse (+1,9% l’incremento tra il 2024 e il 2025), il 58% gli studenti (+2,3%).
Tre infortuni su quattro riguardano studenti under 15 anni, un quarto quelli dai 15 anni in poi. La Lombardia è la regione che presenta più denunce (23% del totale nazionale; +3,9% sul 2024), seguita da Veneto (13%; +10,6%), Emilia- Romagna (12%; -1,2%) e Piemonte (10%; +4,0%).
Il 95% delle denunce riguarda gli studenti delle scuole statali, il restante 5% gli studenti delle scuole non statali e private.
I casi mortali denunciati all’INAIL entro il mese di luglio 2025 risultano essere sette come nel 2024, ma si ricorda che i dati sono provvisori, soggetti ai tempi di trattazione delle pratiche, soprattutto ai fini del loro riconoscimento.
Qui per approfondire: https://www.inail.it/portale/it/attivita-e-servizi/dati-e-statistiche/denunce-infortuni-studenti.html.










