Questo è il diario di Irene di Bologna, attivista imbarcata con altre sei compagne internazionali nella barca a vela Selvaggia, nella Global Sumud Flotilla (51 imbarcazioni) in rotta per rompere l’assedio di Gaza e portare aiuti umanitari alla popolazione stremata di Gaza. Proprio questa notte, nelle acque internazionali al largo di Creta, ci sono state forte esplosioni e lancio di sostanze urticanti, dopo giorni di sorvolo da parte di droni non identificati, e dopo il danneggiamento di alcune imbarcazioni con droni incendiari nelle acque di Tunisi. 

 

18 settembre 2025 

Mi sento come se fossi qui da sempre. il tempo mi sfugge dalle mani, e non conto i giorni.

Forse questa follia è più grande di me, ho paura di non saperla contenere. 

Nonostante questo sento una grande pace nel cuore, e questo mi porta a pensare che sto facendo la cosa giusta, nonostante i deliri della gente e i ritardi accumulati, il sorriso alterato, una dubbia alimentazione, l’appiccicume che mi sento addosso, e so che mi porterò dietro fino alla fine di questa missione, gli scleri della gente e ancora potrei dirne. Nella mia vita ne ho avute parecchie di avventure da scappata di casa, ma questa le supera tutte, anche perché dall’altra parte non sappiamo cosa ci aspetta. Ci provano a raccontare le cose, ma non ci sono precedenti come questo e sento che non sono sola ad avere paura e ad essere incosciente a dire comunque andiamo. Il mare mi aiuta a sentirmi calma, e tutta la gente a terra che sostiene il movimento ci fa sentire più protetti e sostenuti che mai. Mi è capitato in questi giorni di leggere alcuni articoli che parlavano della GSF in maniera fuorviante, e offensiva. Penso che non sappiano cosa ci sia dietro e di quanto sia difficile praticare atti di democrazia dal basso. Non che non ci siano certe falle, ma cosa si può pretendere da chi mescola per la prima volta dopo tanto tempo la politica con il mare? Che comunque ha i suoi tempi e va rispettato, anche perché bisogna fare i conti con il tempo, e quello non guarda in faccia a nessuno. Noi sulla nostra Selvaggia di sole donne, ci sentiamo pronte, e protette. Il mantra è rivolto alla Palestina, e a tutto quello che sta succedendo  mentre siamo qui. Anche questo ha sicuramente influenzato gli umori, tra gli equipaggi, ma arriveremo a rompere l’assedio israeliano e porteremo un po’ di speranza. 

Irene, barca Selvaggia

 

19 settembre

Sono molto stanca ma proverò comunque a buttar giù due righe. Ci sono stati litigi, nella barca, ma quando pensiamo a cosa stiamo a fare e dove andiamo e tutto va in secondo ordine. 

 

20 settembre

Oggi ho timonato, quanto è bella la vela, non ricordavo così tanto. Il Mediterraneo è un’ottima scuola per imparare a navigare, con la sua risacca. L’umore a bordo è migliorato, mi hanno soprannominato “one piece” forse per il mio cappello di paglia forse per il mio carattere. Stasera ho cucinato io perché le ragazze che dovrebbero farlo stanno malino, e quindi mi sono voluta dedicare con amore a questo fondamentale ruolo. Stiamo diventando una vera ciurma!

 

21 settembre

Che giornata infinita. Finalmente il Family boat ci ha raggiunto. La flotilla italiana è composta tutta di barche a vela. La navigazione è stata burrascosa, cerchiamo di usare solo il vento per risparmiare sul carburante. Questo ha fatto sì che ci siamo dispersi un po’ per sfruttare il vento, ma al calar del sole ci siamo raggruppati. E per fortuna perché la sera sono apparsi i primi droni. Subito tra le barche è scattato l’allarme e sono salite le tensioni. Devo dire che io, dopo le esperienze di Search 2 Rescue e dopo aver avuto a che fare con i droni Frontex, sono riuscita a mantenere calma e lucidità. Tutte noi ci siamo messe a cantare canzoni partigiane e di resistenza, nel buio della notte, con i droni che ci sorvolavano. Per tutta la notte abbiamo avuto sempre 5 o 6 droni che ci hanno gironzolato sulla testa, ma abbiamo proseguito la navigazione compatti, guidati dalle stelle. 

 

22 settembre

Non ho mai avuto miglior risveglio di questo. Duemila messaggi di solidarietà e in Italia uno sciopero generale. Penso che sia a terra sia a mare abbiamo segnato la storia del nostro paese. La solidarietà è l’arma più potente che si possa utilizzare. Avrei voluto abbracciare chiunque era in piazza. Davanti a tanto schifo riusciamo ancora a schierarci. Mi viene da gridare W l’Italia!

L’Italia di oggi mi rappresenta in pieno. Ho il cuore che esplode.

Stanotte il cielo era bellissimo e pieno di stelle cadenti. Anche i droni non smettono di farci compagnia. Oggi ci sono stati anche durante il giorno. Ma noi andiamo avanti.  

 

24 settembre 

Notte (circa 1:00 ora italiana): Ci stanno seguendo dei droni e si sentono fortissime esplosioni. Ci stanno spaventando. I droni ci sorvolano, fanno fortissimi esplosioni. Siamo in stato di allerta. Ho l’estintore in mano. Siamo tutti in ansia. Ma continuiamo a navigare.

(dopo la nottata di droni e esplosioni)

Stamattina mi sono alzata e mi sono sentita al limite di scoppiare. Ho dovuto piangere per abbassare la tensione, che con il passare dei giorni si fa sentire sempre di più. Ci hanno di nuovo voluto spaventare e un po’ ci sono riusciti, hanno danneggiato alcune imbarcazioni, ma per il momento noi ne siamo uscite indenni. 

Quando facciamo le esercitazioni per i due scenari peggiori che si possono presentare, ossia intercettazione o attacco, c’è una ragazza che dice che è pronta a morire. Beh io questa ipotesi non l’ho mai calcolata, forse sono folle o forse mi piace troppo la vita. Vi tengo aggiornati e vi voglio bene.

 

Info:

La comunicazione ufficiale riporta che 15 droni hanno sorvolato ogni dieci minuti a bassa quota le navi sganciando sostanze urticanti e bombe sonore, la comunicazione saltata. Non ci sono stati feriti, ma almeno due le imbarcazioni danneggiate: la Zefiro, che ha riportato la rottura dello strallo di prua, uno dei sostegni dell’albero, e la Morgana, la cui randa – la vela principale – è ora fuori uso. Colpita anche la Taigete, ma dai video diffusi sui social non sembra aver subito danni.

Per scrivere ai governo utilizzare questo link e chiedere di attivarsi per proteggere la flotilla:

https://globalsumudflotilla.org/contact-officials/?fbclid=IwY2xjawNAYfVleHRuA2FlbQIxMQABHkwZn4ZMNtrAxrYA6XsMmVG8wRmqgci7fVmrDAckauyB1LYhK6VT_l6Naj6c_aem_nmG3TEr-wTnE2qUDvPKzng

 

Per tracciare le navi:

https://globalsumudflotilla.org/tracker/

 

Instagram nave selvaggia: @selvaggiaboat