Sessanta carabinieri, arrivati anche dall’Emilia -Romagna, sono entrati lunedì 21 luglio nel vecchio Porto austriaco con il pretesto della caccia a un modestissimo commercio di droga. Venti migranti denunciati per art. 633 C.P. ‘invasione terreni e edifici’.

È un episodio significativo dell’uso politico della condizione migrante: il sindaco ha subito fatto un proclama d’appoggio.

Le persone denunciate sono o in transito o in attesa di poter fare domanda d’accoglienza che non hanno altra possibilità per passare la notte, dato che i due luoghi aperti dalla Caritas a questo scopo sono spesso insufficienti.

Adesso dovranno arrangiarsi all’aperto in qualche modo.

Tutti sanno che la presenza di persone di origine non europea è essenziale per diversi settorie dell’economia, a cominciare dall’agricoltura. Tutti sanno che le persone migranti lavorano spesso in condizioni intollerabili. Ma quello che importa è l’uso politico della paura o diffidenza per lo ‘straniero’ su cui l’attuale governo, che sta modificando a colpi di decreti legge l’impianto costituzionale dello Stato, conta molto.

Linea d’Ombra denuncia l’uso strumentale di queste operazioni e, assieme ad una grande rete nazionale afferente alla societá civile, rimane accanto alle persone abbandonate dalle istituzioni e continuerà a supportarle