Il 26 maggio 2025, migliaia di nazionalisti israeliani hanno partecipato alla Marcia delle Bandiere a Gerusalemme, attraversando il quartiere musulmano della Città Vecchia e intonando slogan razzisti come “Morte agli arabi” e “Che il tuo villaggio bruci”. L’evento, che commemora la conquista israeliana di Gerusalemme Est nel 1967, è stato segnato da tensioni crescenti nel contesto della guerra in corso a Gaza. Tra i manifestanti sono stati esposti striscioni provocatori, tra cui uno che recitava: “Gerusalemme nelle nostre mani, 1967. Gaza nelle nostre mani, 2025” Secondo fonti internazionali come Associated Press, The Guardian, Reuters ed El País, diversi manifestanti hanno molestato palestinesi, giornalisti e attivisti israeliani, spesso senza l’intervento delle forze di sicurezza. 

The Guardian, Thousands join Israeli flag march through Muslim quarter of Old City in Jerusalem – 🔗 https://www.theguardian.com/world/2025/may/26/thousands-join-israeli-flag-march-through-muslim-quarter-of-old-city-in-jerusalem

Reuters, Far-right Israelis confront Palestinians, other Israelis in chaotic Jerusalem march, witnesses say🔗https://www.reuters.com/world/middle-east/israeli-far-right-police-minister-visits-al-aqsa-mosque-site-ahead-jerusalem-2025-05-26

Quel giorno, attivistə di Standing Together hanno usato i loro corpi per interporsi tra i violenti e le vittime dell’aggressione.

Standing Together è un movimento di ebrei e arabi che vogliono “Pace e indipendenza per israeliani e palestinesi, piena uguaglianza per tuttə in questa terra, e vera giustizia sociale, economica e ambientale” (dal loro website 🔗 https://www.standing-together.org/en )

Nella loro newsletter scrivono così sulla giornata di Lunedì 26 maggio: “La violenza nella nostra terra continua ad aumentare. La nostra risposta? Mettere i nostri corpi in prima linea per combattere il razzismo e l’odio nella nostra società. È esattamente quello che abbiamo fatto ieri, quando decine di attivistə della nostra Humanitarian Guard si sono mobilitatə per proteggere palestinesi contro le bande di estrema destra che erano arrivate per creare violenza nella Città Vecchia di Gerusalemme, in occasione del Giorno di Gerusalemme. Siamo andati a Gerusalemme per proteggere i-le residenti palestinesi, ma anche per far sentire la nostra voce contro l’estremismo e a favore dell’umanità. Ci stiamo mettendo fisicamente in mezzo alla violenza, e vogliamo assicurarci di avere il tuo sostegno”. In questo video Nati, uno degli attivisti della Humanitarian Guard, si lancia in mezzo alla folla per proteggere un giovane.

🔗 https://www.instagram.com/reel/DKIKDgCKzLx/?utm_source=ig_web_copy_link

Ancora dalla loro newsletter: “Questa marcia razzista, che si tiene ogni anno, è finanziata dal Comune di Gerusalemme e sostenuta dal governo. Come movimento dal basso formato da ebrei e palestinesi, il nostro lavoro è chiaro: non solo dobbiamo contrastare la violenza contro i palestinesi nel momento in cui accade, ma dobbiamo anche combattere i sistemi più ampi che la alimentano e la rendono possibile. Non si tratta solo di reagire, ma di impegnarsi per costruire, dalle fondamenta, la società in cui vogliamo vivere. Nessun@ di noi può essere veramente liber@ o al sicuro in una società che tollera questa violenza.”