Dagli studenti in assemblea alla Sapienza alla fiaccolata per la pace al Campidoglio, convocata giovedì 2 dalla CGIL Lazio, dove abbiamo sentito Landini definire Netanyahu fascista davanti ad una piazza semivuota (sigh!); dalla iniziativa della Fondazione la Rossa Primavera, che ha presentato due cortometraggi palestinesi in preparazione della manifestazione del 12 p.v., alla piazza del Pantheon contro il ‘golpe burocratico’ operato dal governo per accelerare l’approvazione del DDL sicurezza rinominato ‘stato di polizia’; per finire alle due piazze di ieri: quella convocata dalla USB in piazza SS. Apostoli contro il riarmo e per il salario minimo e quella organizzata dal M5s.

Ambedue le manifestazioni hanno visto le piazze strapiene. Un corteo come quello aperto e chiuso dai 5 stelle non si vedeva da tempo. Almeno un terzo dei manifestanti sventolava bandiere del partito della Rifondazione Comunista ma a manifestare c’era tutto un popolo di non iscritti. C’era tutto un popolo pacifista.

E dal palco le parole più ferme sono arrivate proprio da un pacifista per antonomasia: Padre Alex Zanotelli che, dopo aver richiamato la vittoria contro l’apartheid in Sud Africa grazie al boicottaggio, lo invoca ora contro Israele. Chiama al boicottaggio, nominandole, delle banche che investono in armi: Unicredit, Intesa e Deutsch Bank (e quindi anche Poste Italiane di cui la Deutsch è comproprietaria) e chiama inoltre alla obiezione di coscienza. Richiamo questo ripreso dal presidente della Fondazione Marcia per la pace Perugia Assisi. Insomma i più radicali appaiono proprio i cattolici.

Infine ieri a Roma c’è stato anche un altro evento: Moni Ovadia invitato dal Collettivo Palestina Roma a “Smascherare i falsi miti biblici inventati dal Sionismo”. Ovadia smonta la Bibbia come libro di storia e come riferimento del diritto di Israele a rivendicare come proprio il territorio della Palestina.

Gli archeologi israeliani hanno scoperto che 1000 anni prima di Cristo da quelle parti passavano solo nomadi, quindi il diritto di Israele a occupare quelle terre si fonda sul nulla o meglio sulla ennesima ripetizione di una operazione coloniale che considera quegli spazi ‘nullius’, come lo erano le praterie nord americane dove “l’unico indiano buono era l’indiano morto”, una ripetizione della politica del ‘destino manifesto’ americano che si replica in medio Oriente.

L’Italia pacifista risponde e ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di una ferma opposizione a tutte le guerre e al comando delle multinazionali produttrici di pallottole.